Sono 347 le persone trasferite mercoledì dalla tendopoli di San Ferdinando. Lo si apprende da fonti del Viminale secondo cui 73 richiedenti asilo sono stati sistemati nei Cas e nel Siproimi (ex Sprar), mentre altre 274 sono state trasferite nella nuova tendopoli attrezzata per ospitare coloro che abitavano nella baraccopoli e nella quale sono ancora disponibili 176 posti. La tendopoli, ricordano dal Viminale, ha servizi igienici e sanitari e consente una vigilanza continua con l’obiettivo di “assicurare un rifugio civile agli stranieri regolari che intendono restare lì per non allontanarsi dal luogo di lavoro”. Nella baraccopoli hanno ancora trascorso la notte circa 300 persone. Circa il 40% della baraccopoli di San Ferdinando è già stata abbattuta dalle ruspe dell’Esercito. Il lavoro di demolizione procede a step. Squadre di soldati verificano un’ultima volta che all’interno non ci sia nessuno e che siano state rimosse eventuali lastre di eternit. Quindi le baracche vengono “segnate” con una X ed a quel punto i mezzi meccanici entrano in azione. I lavori saranno ultimati oggi. Intanto, sono entrati tutti nella tendopoli gestita dal Comune i circa 200 migranti che stazionavano in fila davanti alla struttura. Gli “irriducibili”, coloro cioè che hanno rifiutato l’accesso alla tendopoli od il trasferimento in centri della regione, sono diminuiti e sono adesso una quarantina.