È stato subito ripulito il muro della prefettura di Reggio Calabria sul quale qualcuno, durante la notte, ha scritto “Assassini”, con un chiaro riferimento all’operazione di sgombero e demolizione della baraccopoli che ospitava i migranti a San Ferdinando, nella piana di Gioia Tauro. Sull’episodio ha avviato indagini la Polizia. “Vi è un’attività in corso da parte della Digos d’intesa con l’autorità giudiziaria” ha commentato il prefetto Michele di Bari, che stamane ha incontrato la stampa per fare il punto della situazione dopo lo sgombero di circa 900 persone. “Le scritte – ha aggiunto – denotano sempre un fattore di una evidenza particolare su determinati fatti, credo che superare la baraccopoli sia stato l’obiettivo più importante che abbiamo realizzato”. L’episodio, già in mattinata, era stato stigmatizzato dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Orgoglioso di aver sgomberato un ghetto come la baraccopoli di San Ferdinando. Il problema – ha detto Salvini – si trascinava da anni e siamo passati dalle parole ai fatti. Chi insulta, minaccia e contesta l’operazione tifa per il degrado, lo sfruttamento e l’illegalità. È tutto questo che ha prodotto, nella baraccopoli della vergogna, quattro incendi e tre morti dal gennaio 2018 a oggi. Ora basta”.