“Le affermazioni del Sindaco Abramo relativamente al programma di investimenti in materia sanitaria previsti dall’Accordo di Programma Quadro, approvato dalla Giunta regionale, e in particolare per il nuovo ospedale di Catanzaro, sono prive di qualsiasi fondamento e si inquadrano esclusivamente nella ‘stagione’ della propaganda”. Lo afferma, in una nota, il Presidente della Regione, Mario Oliverio. “Il Sindaco – aggiunge Oliverio – riconosce l’assoluta legittimità del programma approvato dalla Giunta nel rispetto dei vincoli previsti in materia di investimenti sanitari. La costruzione del nuovo ospedale di Catanzaro era prevista nell’Accordo di Programma Quadro sottoscritto tra Regione e Governo nel dicembre del 2007. Lo stesso accordo subordinava l’attivazione delle procedure all’integrazione tra l’ospedale Pugliese e l’Università. Passarono lunghi anni fino a quando nel 2012 il Ministero della Salute disdettò quella parte dell’accordo di programma poiché nessuna attività era stata attivata. L’attuale amministrazione regionale, col Patto per la Calabria, ha recuperato l’obiettivo della costruzione del nuovo ospedale di Catanzaro che oggi, con l’Apq approvato dalla Giunta, lo assume nella programmazione e nel fabbisogno regionale. La Giunta, com’è noto anche ad Abramo, ha inoltre lavorato tenacemente con i consiglieri regionali di Catanzaro, portando all’approvazione della Legge sull’unificazione delle aziende Pugliese-Ciaccio e Università con voto unanime del Consiglio regionale. Sono 230 milioni di euro le risorse destinate alle strutture ospedaliere del Capoluogo, di cui 170 per la realizzazione del nuovo ospedale, 20 per l’adeguamento funzionale di posti letto già esistenti al Policlinico Mater Domini e 40 per la Cittadella della Salute di Catanzaro. Quanto al Presidio Ciaccio, la programmazione sanitaria regionale lo individua quale presidio di Oncoematologia con le strutture alberghiere adeguate. La Regione ha dunque messo in campo il più grande piano di investimenti sanitari nella storia del regionalismo calabrese”, conclude il Presidente della Regione.