Governo, fisco e alleanze. Il vicepremier Matteo Salvini in vista delle Europee ribadendo la propria fiducia in Conte ed evidenziando anche, rispetto al partner di governo M5s che “i litigi non piacciono a nessuno”. “Io mi tappo la bocca – ha evidenziato – e le orecchie e guardo avanti, non ascolto rumori di fondo e cerco di portare avanti dei decreti”. Il leader della Lega ha quindi auspicato che “da lunedì tutti tornino a gestire il loro ambito di competenze”. La flat tax, ha detto inoltre, è ‘la frontiera su cui peserò quanto va a-vanti il governo’. L’unico modo per ridurre il debito è crescere e ridurre le tasse: per questo “quello che mi sta a cuore è una rivoluzione alla Trump”, ha detto ancora ribadendo che “sulle tasse non transigo” e che “deve essere tutta la squadra di governo a crederci”. “Se qualcuno vuole fare l’aumento dell’Iva – ha aggiunto – non lo farà con me o con la Lega al governo”, ha puntualizzato. “Spero di portare a casa il decreto sicurezza, è il mio mestiere”, ha detto ancora. “Ho ridotto del 90% gli sbarchi, erano 11 mila lo scorso an-no, oggi sono 1100. Non ho bisogno di fare altro con altro, si sono ridotti gli sbarchi e le espulsioni sono il doppio degli arrivi, non ho bisogno di nuove idee e quello che sto facendo lo sto facendo senza l’Europa, da soli e con questo governo”, ha detto il vicepremier rispondendo a una domanda su un’eventuale alleanza con Giorgia Meloni. “Cinque anni fa alle Europee abbiamo preso il 6%, l’anno scorso alle politiche il 17%. Dunque tutto quello che c’è dal 17%, dal 20% in su vuol dire che gli italiani ci stanno apprezzando”. “Non voglio dare numeri ma non pongo limiti alla provvidenza – ha aggiunto – vediamo chi sale e chi scende”.