Giallo sulla lettera del Ministero dell’Economia in replica a quella dell’Ue sui conti pubblici. Il Mef “smentisce nel modo più categorico le notizie di stampa che anticiperebbero i contenuti della lettera che il ministro Tria si prepara a inviare alla commissione Ue”. “Tali contenuti – si puntualizza dal ministero – non corrispondono alla realtà. Come si potrà constatare quando si prenderà visione della lettera che sarà firmata dal ministro e inviata a Bruxelles”. Nella lettera anticipata si scriveva che il governo “sta avviando una nuova revisione della spesa e riteniamo che sarà possibile ridurre le proiezioni di spesa per le nuove politiche in materia di welfare nel periodo 2020-2022”. In un altro passaggio della lettera le nuove politiche di welfare vengono esplicitate come reddito di cittadinanza e quota 100. Secondo Tria, il deficit potrebbe quest’anno essere minore di quanto prospettato nelle ultime previsioni ufficiali. “L’andamento dell’economia e il gettito fiscale hanno finora superato le previsioni del Pro-gramma di Stabilità. – scrive il ministro – Se il contesto di crescita internazionale non si deteriorasse ulteriormente, l’Italia dovrebbe essere in grado di mantenere questa tendenza positiva fino alla fine dell’anno”. Inoltre, “le nuove entrate non tributarie sembrano destinate a superare le previsioni e l’utilizzo delle nuove politiche del welfare (Reddito di cittadinanza e quota 100) è, finora, inferiore alle stime sottostanti alla legge di bilancio per il 2019.