L’imprenditore Giovan Battista Perciaccante, di Cassano allo Jonio, è stato riconfermato alla presidenza provinciale di Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili aderenti a Confindustria Cosenza. Titolare della Perciaccante Alfredo sas, il riconfermato presidente provinciale dell’Ance è anche consigliere di Ance e Unindustria Calabria e dell’Ance nazionale. Durante l’assemblea è stata rinnovata anche la composizione del Consiglio direttivo di Ance Cosenza, che durerà in carica per il prossimo quadriennio. Vicepresidente è Giuseppe Galiano, tesoriere Pietro Nervoso e consiglieri Marella Burza, Pasquale Cundari, Marco Oloferne Curti, Giuseppe Domma, Francesca Falvo, Gianluca Filice, Vincenzo Lapietra, Andrea Lo Gullo, Andrea Magarò, Mariano Mirabelli, Alessandra Paola, Roberto Rugna, Giuseppe Savino, Francesco Tallarico, Giovanni Termine ed Edmondo Venneri. Sono stati eletti alla carica di Probiviri gli imprenditori Francesco Cava (presidente), Pier Mario Maletta, Marco Massaro e Agostino Sposato. “Nonostante nell’ultimo decennio il settore delle costruzioni abbia vissuto una crisi importante – ha sottolineato Perciaccante nella sua relazione – in Calabria continua ad offrire un contributo molto rilevante al sistema economico regionale, superiore a quanto si rileva a livello medio nazionale. Gli investimenti, infatti, rappresentano il 12,6% del Pil (rispetto ad un dato per l’Italia dell’8,1%) ed in termini di occupazione gli addetti sono il 50,7% del settore industriale ed il 7,7% dei lavoratori operanti nell’insieme dei settori di attività economica (la media nazionale si colloca, rispettivamente, al 23,2% e 6,1%). Relativamente al comparto pubblico, si osservano primi segnali di ripresa nella domanda, espressa dai bandi di gara per lavori. Su tale inversione di tendenza incide certamente l’avvio della nuova programmazione dei fondi strutturali europei e Fsc, i quali rappresentano inevitabilmente una leva importante per il mercato dei lavori pubblici a livello locale”. “I dati sui bandi di gara indicano che in Calabria – è detto in una nota – dopo il punto di minimo raggiunto nel 2017 (385mln di euro banditi in un anno), il 2018, con 647mln euro posti in gara, si registra una crescita del 68,3% sui bassi livelli dell’anno precedente. Anche nei primi tre mesi del 2019 si conferma la tendenza positiva, con importi banditi raddoppiati, che passano dai 101mln euro del primo trimestre 2018 ai 201 di un anno dopo.
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