“Abbiamo seguito con interesse la legittima denuncia del sindaco di Cotronei, Nicola Belcastro, sullo stato volumetrico del lago Ampollino, con le relative conseguenze sull’ambiente e sul paesaggio e le inevitabili ricadute sull’immagine e sull’economia turistica; eravamo incuriositi, oltreché interessati, delle possibili risposte e reazioni sia da parte della multiutility A2A che della Regione Calabria che, non va dimenticato, è il “dominus” dell’infrastruttura e della relativa risorsa idrica”. Lo dichiara Roberto Torchia, presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese. “Da sempre – dice il presidente dell’ente consortile – contemporaneamente alla nostra quotidiana azione per garantire acqua a cittadini ed all’agricoltura, raccogliamo dati, elaboriamo progetti e schemi che, tra l’altro puntualmente, forniamo alla Regione Calabria. Questi dati scientifici, disegnano un quadro preciso su come viene captata e distribuita l’acqua da 50 anni in Calabria. Nulla di nuovo però da A2A. Infatti per l’azienda privata – prosegue – la situazione attuale dell’invaso è dovuta ai troppi fabbisogni a cui si deve far fronte: vengono citati i rilasci per l’idropotabile e quelli per l’agricoltura ed infine, stante il periodo estivo, i rilasci per le attività turistiche della fascia costiera e per la produzione di energia elettrica che in questo periodo dell’anno è particolarmente alta. Queste tesi le conosciamo bene, anzi sono diventate un vero e proprio mantra – replica Torchia- ma per quanto ci riguarda, è da circa quattro anni che abbiamo avanzato alcune perplessità sul modo di gestire la risorsa acqua nel nostro territorio. Lo abbiamo fatto – prosegue – nelle molteplici riunioni tenutesi, spesso, anche in Prefettura; ovviamente al fine di affrontare diverse e costanti emergenze idriche; a questi incontri partecipava ovviamente A2A ma anche i vari dipartimenti della Regione Calabria competenti in materia”.
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