Favorire il reinserimento sociale dei detenuti attraverso il lavoro, da svolgere nelle parrocchie oltre che nelle imprese. E’ questa la finalità del progetto “InsideOut-Cercatori di Libertà”, presentato lunedì 16 settembre alla Casa circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro. Il progetto, finanziato da Caritas nell’ambito del “Bando Carceri”, sarà realizzato dal “Centro calabrese di solidarietà”, struttura impegnata da molti anni nell’assistenza e nel recupero dei tossicodipendenti e nel sostegno alle persone svantaggiate. A illustrare le finalità del progetto, nel corso di una conferenza stampa, è stato l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone, che ha parlato di “iniziativa dall’importanza eccezionale perché punta a trasmettere un cambio di cuore e di mentalità che la società deve avere verso colui che sbaglia. Questo progetto – ha aggiunto monsignor Bertolone – va nella direzione della riabilitazione, del reinserimento dignitoso nella società, e per questo non può non avere non solo la gioia del mio cuore di uomo, di prete e di vescovo, ma anche la gioia e il sostegno della nostra Diocesi che, attraverso la Caritas, partecipa a questa bella iniziativa”.
redazione@giornaledicalabria.it