Un incontro durato per oltre un’ora, quello che si è svolto venerdì mattina tra l’associazione Comunità competente e Saverio Cotticelli, commissario alla sanità calabrese in cittadella regionale a Catanzaro. Molti, si legge in una nota, i temi sul tavolo, iniziando da quelli contenuti nel documento “Linee guida per una Riforma della sanità in Calabria” stilato dal movimento regionale e consegnato al Generale durante il primo l´incontro tra le due parti lo scorso 7 agosto. “Documento pregevole – ha sottolineato il Commissario alla sanità – che in questi mesi ho esaminato e che sto cercando di riversare nel Piano Operativo, quasi pronto, che riguarderà il prossimo triennio”. La delegazione di Comunità competente coordinata da Rubens Curia, che si compone di ventotto associazioni, parti sindacali e Fondazioni, nel ringraziare il Commissario al Piano di rientro, tenuto conto del grave dissesto in cui vive il Servizio Sanitario regionale alla luce, anche, del verbale del Tavolo Adduce del 1° agosto scorso che ha certificato, per la Calabria, un disavanzo economico per l’anno 2018 pari a 213 milioni di euro circa e un debito complessivo delle Aziende Sanitarie di oltre 991.580 milioni di euro senza la rendicontazione dell’ASP di Reggio Calabria e una mobilità passiva di 319.455.111 milioni di euro, ha proposto iniziative urgenti per attuare una profonda “Riforma Organizzativa e Etica” della sanità calabrese.
“La risposta da parte del Generale è stata di una accogliente diponibilità, come egli stesso a sottolineato, a continuare gli incontri programmatici con il gruppo di Comunità competente – dice Rubens Curia – da parte nostra – continua – puntiamo ad incentivare incontri sui territori che portino ad una sempre maggiore “Partecipazione” dei calabresi al Servizio Sanitario Regionale per riannodare un rapporto di fiducia che si è interrotto da molto tempo”. Attuare una Riforma che preveda che le Aziende Sanitarie Territoriali (AST), si occupino solo di Medicina Distrettuale, Prevenzione, Veterinaria ecc. e le Aziende Ospedaliere che gestiscano e programmino la totalità della spedalità pubblica e privata accreditata(ASO) attuando “il modello a pendolo”; l’immediata attivazione delle unità complesse di cure primarie (UCCP) pubbliche e private accreditate che garantiscano una assistenza del territorio h24 e delle Associazioni Funzionali Territoriali (AFT) che siano attive h12, alcuni dei punti organizzativi posti ancora all´attenzione del Commissario alla Sanità calabrese, insieme a riflessioni e metodi possibili che rendano la Sanità efficiente e non soffocante sia per i pazienti che per il personale medico, costretti spesso a lavorare con inadeguate attrezzature medicali e con liste d´attesa infinite”.
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