Il Coordinamento dei circoli del Pd di Cosenza ha organizzato “una maratona oratoria” per mercoledì prossimo sotto la Federazione provinciale del partito per chiedere “la revoca del provvedimento illegittimo e liberticida di commissariamento delle federazioni provinciali di Crotone e Cosenza”. “È un ulteriore tappa – è scritto in una nota – promossa dagli oltre 100 segretari di circolo del Pd che avevano già indetto nelle settimane scorse l’assemblea regionale svoltasi al teatro Comunale di Catanzaro e che si erano recati a Roma per consegnare alla Segreteria nazionale del Pd, nella sede del Nazareno, la petizione sottoscritta da oltre 4.500 iscritti per la richiesta, in base alle norme previste dallo Statuto del partito, di svolgimento delle elezioni primarie per la designazione della candidatura a Presidente della Giunta regionale. Il provvedimento è di una gravità inaudita, non ci sono precedenti nelle esperienze del partito democratico e nella storia delle formazioni politiche che diedero vita al Pd. È inquietante dover leggere la motivazione, formata da Nicola Zingaretti, a sostegno di questa incredibile scelta: ‘atteggiamento teso ad organizzare il dissenso interno’. Una frase che solo a leggerla fa rabbrividire e che inevitabilmente richiama la memoria alle esperienze storiche dei regimi totalitari e della storia dei partiti di cultura e tradizione stalinista”. “Dal microfono – conclude la nota – si alterneranno tutti coloro i quali intenderanno esprimere una testimonianza attiva in una battaglia che va ben oltre le vicende di lotta politica interna al partito ma è rivolta prima di tutto a difesa dei principi di libertà e democrazia”.
“A Zingaretti non l’hanno detto, Zingaretti non lo sa. Lo spero davvero. Ma tra le federazioni del PD commissariate c’é Crotone, e il suo segretario é Gino Murgi, già sindaco di Torre Melissa, protagonista della storia che racconta Massimo Gramellini commuovendosi. Hanno commissariato la migliore Calabria e Zingaretti deve saperlo! Sbagliato commissariare anche Cosenza ma Crotone rappresenta un simbolo, quel Sindaco, Gino Murgi, rappresenta la migliore classe dirigente di un partito di sinistra”. Lo afferma il consigliere del Pd alla Regione Calabria Giuseppe Aieta postando sul suo profilo facebook un video di Gramellini che parla della storia che ha visto protagonista Murgi e che risale al 10 gennaio scorso. In quella occasione un’imbarcazione a vela con 51 migranti di etnia curda, tra i quali sei donne e 4 bambini, si incagliò a pochi metri dalla spiaggia di un hotel rendendo impossibile lo sbarco autonomamente. Murgi ed i suoi concittadini, si prodigarono per far sbarcare tutti i migranti, usando anche l’imbarcazione di salvataggio dell’hotel, riuscendo a portare a terra i migranti, poi rifocillati nella struttura turistica. La vicenda ebbe una grande eco sulla stampa e da più parti giunsero a Murgi i complimenti per l’atto di umanità suo e degli abitanti di Torre Melissa. “Ma Zingaretti – prosegue Aiela – non lo sa, ne sono sicuro, e dalla Calabria potrebbe iniziare la fine del PD, del suo patrimonio di valori democratici. Quel Sindaco, Gino Murgi, che Gramellini cita più volte, é stato commissariato. Ma Zingaretti non lo sa, non gli hanno raccontato la sua storia”.
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