“La Calabria ha bisogno di lavoro, lavoro, lavoro”. Così Matteo Salvini, venerdì 10 gennaio a Rende, per un incontro con gli agricoltori, e poi nel Catanzarese e a Crotone in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio prossimo. “Ma anche infrastrutture e poi sanità: mi sono fermato a fare uno spuntino e c’era una signora – ha raccontato Salvini – che da 16 anni, 4 volte all’anno, prende l’aereo per venire a farsi terapia a Milano. Non è normale: siamo nel 2020, – ha detto ancora il leader della Lega – serve una sanità normale, infrastrutture, penso alla statale 106, e lavoro, perché qualcuno a sinistra pensa di colmare i buchi dei calabresi che scappano con gli immigrati: io vorrei che in Calabria rimanessero i calabresi”.
“Quando i cittadini scelgono è sempre una buona notizia”, ha detto ancora Matteo Salvini in riferimento al referendum sul dimezzamento dei parlamentari. “Io spero che i cittadini possano scegliere anche sulla legge elettorale – ha detto Salvini – perché c’è la sinistra che, con trucchetti di palazzo, sta cercando di tornare a 30 anni fa, ai governi con 4, 5, 6, 7 partiti e ai cambi di casacca ogni quarto d’ora. Una legge elettorale moderna, efficiente, stabile, maggioritaria, all’inglese, – ha detto ancora Salvini – in Inghilterra hanno votato e la sera stessa sapevano chi era il presidente e chi erano i ministri e di questo ha bisogno l’Italia: certezze, stabilità governi che durano. Non il governo Conte, Renzi, Di Maio, Zingaretti, Boldrini, Franceschini e compagnia cantante”.
“Arriviamo a liberare questa terra dal malgoverno della sinistra, il 26 gennaio”, ha aggiunto Matteo Salvini. “Il 27 gennaio, per la prima volta ci saremo, perché la Lega qui non si è mai presentata, e sono contento che in tanti ci daranno fiducia. Io non ho mai avuto idee sui calabresi: ho sempre odiato – ha detto Salvini – i pessimi politici calabresi, ieri come oggi”. Salvini ha però glissato sulle domande relative alla composizione delle liste della Lega in Calabria.
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