Via libera dall’Aula del Senato al processo a Matteo Salvini sul caso Gregoretti. Palazzo Madama ha respinto l’ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d’Italia, che chiedeva il voto per ribaltare il primo via libera deciso a gennaio dalla Giunta per le immunità, accogliendo la richiesta di autorizzazione a procedere presentata del Tribunale dei ministri di Catania. L’ex ministro dell’Interno è accusato di sequestro di persona aggravato, relativamente alla vicenda dei 131 migranti bloccati lo scorso luglio al largo di Augusta sulla nave della Guardia costiera. Dopo la prima tornata di votazioni – con la possibilità per i senatori di esprimersi fino alle 19 – nel tabellone luminoso il numero di luci rosse e quello di colore verde mostrerebbero come l’odg per negare il processo a Salvini sia respinto, considerando come i 60 voti dei leghisti non sono stati espressi. I no all’odg, con la luce rossa sarebbero attualmente 147, a fronte di 70 a favore del testo delle opposizioni. Fdi e Fi hanno votato contro il processo, sì invece, come previsto da M5S, Pd e Leu. Salvini: “Difendere confini era mio dovere” I senatori della Lega non hanno partecipato alla votazione, ha comunicato al termine del suo intervento, il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo. “Facciamo decidere a un giudice, usciamo da quest’aula e facciamo decidere lui. Ormai il re è nudo, potete andare avanti qualche mese o settimana ma in democrazia il giudizio lo dà il popolo”, ha detto Salvini, nel suo intervento un Aula. E ha aggiunto: “Se difendere l’onore dell’Italia è un dovere di un politico o un crimine che merita fino a 15 anni di carcere, voglio che qualcuno metta la parola fine a questo dibattito surreale”. ”
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