“Mi sembra incoerente iniziare il mandato con la classica esimente preventiva ‘la situazione che abbiamo ereditato dalle gestioni precedenti’”. Lo afferma l’ex assessore regio- nale al Bilancio, Maria
Teresa Fragomeni, replicando ad alcune dichiarazioni del presidente della Regione, Jole Santelli, con riferimento al Bilancio approvato giovedì dalla Giunta calabrese. “I bilanci della Giunta Oliverio -sostiene Fragomeni- hanno sempre ottenuto la parifica da parte della Corte dei Conti, per
cui sono ‘pulitissimi’. Solo con il giudizio di parificazione sul rendiconto 2018, la Corte ha inteso porre in evidenza la criticità derivante dalla scarsa riscossione dei crediti vantati nei confronti dei Comuni
e dal fatto che gli stessi, soprattutto per quanto riguarda il debito per il servizio dropotabile fornito dalla Regione per il periodo 1981-2004, hanno colpevolmente eliminato dal loro bilancio tali partite
debitorie, rendendo incerto il credito vantato dalla Regione stessa.. Ora – aggiunge l’ex assessore- su questo versante, mi sembra un tantino incoerente iniziare il mandato con la classica esimente
preventiva tanto più se si considera che uno dei comuni più esposti, nei confronti della Regione, è proprio il Comune di Cosenza, di cui la presidente Santelli era, fino a pochi mesi fa, vicesindaco proprio con delega al bilancio”. Rincara la dose il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Domenico
Bevacqua: “Se davvero la Presidente Santelli ritiene illegittimo il bilancio approvato nella scorsa legislatura, non vedo come possa predisporre il nuovo bilancio con i medesimi funzionari che
hanno predisposto il vecchio: li accusa di avere stilato e vistato un atto che lei ritiene da Procura della Repubblica e, nello stesso tempo, si affida a loro per produrre l’atto più importante dell’attività regionale? La contraddizione è gigantesca”, nota polemicamente Bevacqua.
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