“Un’esperienza unica, indimenticabile”. Michelangelo Ciurleo, 63 anni, cardiologo in pensione, sindaco di Botricello, centro della costa ionica catanzarese, in Calabria, è rientrato dopo 21 giorni in servizio all’ospedale di Mirandola, in provincia di Modena. Ciurleo, nello scorso mese di marzo, ha risposto all’appello della Protezione civile per fare fronte all’emergenza coronavirus, e dopo aver rimesso il camice è stato destinato in una struttura sanitaria Covid-19 in Emilia Romagna.
“E’ stata un’esperienza umana e professionale straordinaria – racconta Ciurleo – che mi ha segnato profondamente. Ho lavorato in un ospedale dedicato principalmente ai pazienti Covid, in quattro reparti, in piena sintonia con i colleghi modenesi, tutti impegnati senza soste in questa incredibile battaglia. E’ stato davvero toccante vedere pazienti, in alcuni casi anche giovani, in condizioni critiche, senza la possibilità di aver un familiare vicino, chiedere aiuto con gli occhi, dimostrare una grande attaccamento alla vita”.
“Dopo 35 anni trascorsi nell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro – racconta ancora il sindaco-cardiologo – sono tornato in reparto in uno scenario totalmente inedito, a contatto con una sofferenza mai vista prima”. Per ventuno giorni Ciurleo ha lavorato 7-8 ore al giorno, con i pesanti dispositivi di protezione individuale che rendono difficili anche i semplici movimenti, per poi trascorrere il resto della giornata in albergo, a studiare le varie terapie sul coronavirus (“per esempio da subito ho aumentato le dosi di eparina sui pazienti”) e restare in contatto con la famiglia e gli altri amministratori della sua cittadina, in particolare con il sindaco facente funzioni Settimio Mezzotero, per un rapido confronto sui problemi quotidiani che si presentano negli uffici comunali: “Ringrazio tutti i miei amministratori- sottolinea – che non si sono risparmiati, in questo periodo di emergenza, nel portare avanti la gestione amministrativa”.
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