Ore contate, in Calabria, per l’ormai famigerata legge numero 5 che prevede la possibilità, per i consiglieri regionali decaduti per motivi vari, di avere un vitalizio dopo aver versato i contributi al Consiglio regionale. Approvato lo scorso 26 maggio e promulgato il 29 maggio sul Bur, il testo sarà abrogato mercoledì 3 giugno in una seduta dell’Assemblea legislativa calabrese convocata ad hoc, in via straordinaria, dal presidente Domenico Tallini (Forza Italia). Solo cinque giorni: questa la durata della vigenza di una legge che ha scatenato un’autentica bufera politica su scala regionale e nazionale, con la politica calabrese messa sotto accusa considerando che la norma, ribattezzata “salva pensione per i consiglieri a tempo”, quella sera del 26 maggio era stata sottoscritta dai capigruppo di tutte le forze politiche presenti nel Consiglio regionale calabrese, e poi approvata all’unanimità, quindi sia dalla maggioranza di centrodestra sia dalle opposizioni di centrosinistra.
A far discutere e a suscitare un vespaio di polemiche e di critiche davvero molto aspre, sia il “merito” della legge, sia la sua evidente inopportunità nell’attuale contesto di crisi economica sprigionata dal Covid-19, sia le modalità con le quali la norma in favore del vitalizio per i consiglieri regionali decaduti era stata varata, senza dibattito, dopo che il relatore, il capogruppo dell’Udc Giuseppe Graziano, si era limitato a un “si illustra da sé, e in coda a una seduta “fiume” dell’Assemblea legislativa calabrese, dedicata al programma di governo del governatore Jole Santelli e all’emergenza coronavirus. I primi ad andare all’attacco sono stati gli esponenti del Movimento 5 Stelle, che hanno parlato di “legge vergogna”, sostenuti anche dal loro leader Luigi Di Maio, ma anche all’interno delle forze politiche pure rappresentate in Consiglio regionale non sono mancate le prese di distanza e le divisioni interne, così come si è fatto sentire anche, tra gli altri, il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha sollecitato il ritiro della legge sul vitalizio ai consiglieri decaduti, mentre ieri il governatore Santelli ai microfoni di Giovanni Minoli al “Mix delle 5” su Rai Radio 1, ha definito la vicenda un errore, garantendo che non ci sarà “nessun ritorno dei vitalizi, quindi eliminiamo”.
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