TROPEA(VV)/ Il mese di giugno è quasi passato e sulle vacanze degli italiani regna ancora tanta incertezza. L’emergenza sanitaria ha lasciato ferite profonde nel tessuto economico e sociale del Paese, ancora più nel Mezzogiorno dove ha acuito le diseguaglianze di reddito, di accesso ai servizi sociosanitari ed alle reti digitali. Nell’attesa che il Paese riparta a regime ed in sicurezza, la stagione estiva per molti sarà il banco di prova per risollevare le piccole economie locali, rimettere in moto il lavoro e ritemprare anima e corpo degli italiani che, nelle intenzioni, 7 su 10 intendono partire ma rimanendo dentro i confini nazionali. Ciò significa che il settore turistico, se ben attrezzato ad intercettare la domanda, potrà beneficiare di una movimentazione interregionale che può dare ossigeno ad imprese e persone. Allo scopo di vagliare quanto i postumi della pandemia abbiano inciso sull’offerta dei servizi balneari, Federconsumatori Calabria, ha simulato la prenotazione di servizio spiaggia su 40 stabilimenti balneari della Calabria rappresentativi di ogni Provincia e delle principali località turistiche della costa Jonica e Tirrenica. La simulazione, che non è esaustiva dell’intera offerta regionale, ha riguardato la prenotazione nel mese di agosto di un servizio spiaggia comprensivo di un ombrellone e due sdraio. Dalle dichiarazioni rilasciate dai gestori degli stabilimenti i listini prezzo parrebbero rimasti invariati, ad eccezione di un solo operatore in provincia di Vibo che ha ammesso un aumento di 0,50 centesimi per i costi di sanificazione previsti in adempimento agli obblighi igienico-sanitari imposti dalla normativa anti-Covid 19. Per Mimma Iannello Presidente di Federconsumatori Calabria: “Siamo partiti dal presupposto che non bastano bonus e incentivi per scegliere di trascorrere le vacanze in Calabria se poi mancano servizi e infrastrutture che rendano appetibili i territori. Sole e mare da soli non bastano ed anche il mare ha le sue incognite sui costi e sulla qualità di fruizione. Compresi gli stabilimenti balneari. L’indagine ha fornito uno spaccato variegato dell’offerta di servizi balneari che riflette diversi fattori fra cui, il tasso di attrazione turistica del luogo della vacanza prescelto, l’estensione delle spiagge, la quantità dell’offerta di stabilimenti e la qualità dei servizi resi ai villeggianti. Sarebbe però utile che le Associazioni di categoria calabresi arricchissero l’indagine di Federconsumatori con dati ancor più completi ed omogenei per aiutare l’orientamento della domanda in un contesto dove serve migliorare l’informazione, la trasparenza, l’offerta, le professionalità, la qualità e sicurezza del servizio. Per questo riteniamo utile pensare ad un portale unico regionale di accesso all’informazione e alle prenotazioni”.