Il Servizio tematico Acque del Dipartimento provinciale Arpacal di Vibo Valentia ha informato il Comune di Pizzo Calabro, la Regione Calabria ed il Ministero della Salute, che “le analisi, relative al campione eseguito in data 14/07/2020, delle acque destinate alla balneazione avente codice con denominazione “Lido Malfarà”, hanno dato esito non conforme”. I risultati, in particolare, sono: Enterococchi intestinali >2000 (valore limite 200) ed Escherichia coli >2000 (valore limite 500). “Pertanto – scrive Arpacal al Comune di Pizzo – si invita ad attuare tutte le misure atte all’individuazione e all’eliminazione delle cause dell’inquinamento in atto e quant’altro previsto dalla normativa vigente per la gestione dell’evento a tutela della salute dei bagnanti”.
Il Servizio tematico Acque del Dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza ha trasmesso oggi al Comune di Praia a Mare, al Ministero della Salute ed alla Regione Calabria, l’esito dei prelievi di campioni di acqua di balneazione realizzati il 13 luglio. Risultato non conforme, con il valore di Escherichia coli pari a 900 (valore limite 500), il punto “50 mt sx Canale Fiumarella”. Ora spetta al Comune, come richiesto dall’Arpacal, comunicare all’Agenzia le misure di gestione intraprese, come l’individuazione delle cause di inquinamento, i programmi d’intervento, la rimozione delle cause, nonché le relative ordinanze sindacali di divieto alla balneazione per il tratto indicato.
Il Servizio tematico acque del Dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza ha trasmesso oggi al Comune di Corigliano Rossano, l’esito dei prelievi di campioni di acqua di balneazione prelevati in data 14 luglio. Non conformi i valori relativi alla stazione di campionamento denominata “Faro Trionto” con sforamento della Escherichia coli pari a 970 UFC/100 ml. (valore limite 500). Spetta al Comune, come richiesto dall’Arpacal, comunicare all’Agenzia le misure di gestione intraprese, come l’individuazione delle cause di inquinamento, i programmi d’intervento, la rimozione delle cause, nonché le relative ordinanze sindacali di divieto alla balneazione per il tratto indicato. Si precisa che la denominazione dei punti della campagna di balneazione, a volte individuati con nome di località o stabilimenti balneari/alberghieri, non è frutto di una scelta discrezionale Arpacal ma la codificazione dei punti per come stabiliti da Regione e Ministero della Salute.