Per quanto riguarda la Puglia “siamo intervenuti perchè era inevitabile intervenire. E lo faremo anche per il Piemonte e per la Regione Calabria. Con il presidente del Consiglio abbiamo posto un tema chiaro: o si fa o si diffida. Sono sicuro che Piemonte e Calabria lo faranno”. Così il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, spiegando, in Aula al Senato, il senso della decisione del governo di attivare i poteri sostitutivi e intervenire con il decreto che introduce la doppia preferenza di genere, nel caso in cui i consigli regionali non approvino leggi elettorali adeguati alla normativa nazionale.
A Boccia fa eco Enza Bruno Bossio, parlamentare del Pd: “Oggi non ci sono più alibi. Non è mai stata una questione di colore politico! L’introduzione della doppia preferenza nelle leggi elettorali, anche in quella calabrese, è una priorità a cui le Regioni non possono più sottrarsi. Ci aspettiamo, pertanto, dalla prima presidente donna della Calabria – prosegue – che affronti subito questo grande tema con sensibilità e determinazione per portare a compimento una battaglia centrale della vita democratica della Calabria”.
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