COSENZA. “Circa due mesi fa il nostro coordinatore regionale, senatore Antonio Gentile, chiese che si celebrasse degnamente il trentennale della barbara uccisione del direttore delle carceri di Cosenza, Sergio Cosmai, ucciso il 13 marzo del 1985. Purtroppo, nulla è stato fatte dalle amministrazioni locali”. È quanto scritto in una nota del coordinamento provinciale Ncd di Cosenza. “Cosmai – prosegue la nota – aveva solo 36 anni e sarebbe certamente diventato un dirigente di altissimo livello delle nostre istituzioni se la mafia non avesse deciso di porre fine alla sua vita. La memoria di Cosmai andava celebrata e restituita alle nuove generazioni che ne ignorano le gesta nonostante il lungo viale a lui dedicato nella Città dei bruzi. Era l’occasione per andare al di là delle stereotipie liturgiche e per avviare incontri nelle scuole, testimoniando il sacrificio di un uomo che aveva senso dello Stato e che morì proprio per adempiere sino in fondo al suo ruolo. In quel terribile anno la mafia uccise a Palermo dirigenti della polizia e agenti e Cosmai rimane un esempio straordinario di vita e di rettitudine che, come reclamava giustamente Gentile, andava ricordato e testimoniato adeguatamente”.