REGGIO CALABRIA. “All’accordo politico-istituzionale tra i Consigli regionali di Calabria e Sicilia per la valorizzazione dell’Area dello Stretto, occorre dare solide basi legislative con il supporto di competenze tecnico-scientifiche. E’ questo l’impegno che intendiamo assolvere, riempiendo di contenuti la proposta condivisa sia dal presidente dell’Assemblea siciliana Ardizzone che dal presidente del Consiglio calabrese Scalzo”. Lo afferma il consigliere regionale del Pd Domenico Battaglia. “L’Assemblea regionale siciliana – continua – ha già provveduto, come ha spiegato il presidente Ardizzone nel corso dell’incontro che abbiamo avuto a Reggio, a dotarsi di una legge ad hoc. Stessa cosa – integrata con le peculiarità del territorio calabrese – dobbiamo fare qui in Calabria col massimo coinvolgimento dei soggetti interessati. Nutro – spiega l’esponente del Pd – molta fiducia e trovo che sia ottima l’idea d’individuare Palazzo Campanella quale sede di un ‘tavolo istituzionalè interregionale supportato da competenze riconosciute, che valorizzi i punti di forza dell’Area dello Stretto ed affronti, non più con approccio episodico e dispersivo ma con l’intento di fare sistema, le tante criticità che non consentono all’Area metropolitana istituita dalla legge Delrio di trasformarsi da utopia in realtà. Mi sono fatto promotore di questa che ritengo essere un’iniziativa formidabile, perchè ritengo che in Calabria occorra uscire dall’indeterminatezza, fare squadra e puntare alto. Aver deciso, da parte del presidente Scalzo e del presidente Ardizzone, di costituire una ‘cabina di regià sul groviglio di questioni orografiche, logistiche, economiche e sociali che interessano l’Area metropolitana Reggio-Messina, segna una netta discontinuità col passato e può aiutare sia i 97 comuni e le sei aree molto diverse fra loro (urbana dello Stretto, tirrenica, Piana di Gioia Tauro, ionica, grecanica, aspromontana) della provincia reggina che tutte le realtà che insistono sulla sponda siciliana, a compiere una seria ricognizione delle cose da farsi con sollecitudine e a pervenire ad un cronoprogramma da realizzare col coinvolgimento del Governo, del Parlamento e del sistema imprenditoriale pubblico e privato”. Per Battaglia “si è aperta un’occasione innovativa, sia dal punto di vista del metodo, non più un insieme variegato di soggetti che si relazionano ognuno per sè con le istituzioni nazionali ma due Regioni che alzano il tiro sulle emergenze di questa parte del Paese e, insieme ai sindaci di Reggio e Messina, si pongono come protagonisti dello sviluppo. Se è vero, come asserisce il presidente della Svimez Adriano Giannola che per il rilancio del Mezzogiorno servono politiche forti, è anche urgente che il Mezzogiorno, attraverso le sue istanze politiche e sociali, riacquisti capacità programmatoria, utilizzando, ad incominciare dall’Area dello Stretto, adeguatamente i fondi comunitari. Il Mezzogiorno è in crisi – conclude l’esponente del Pd – e deve accelerare la spesa, ma se vogliamo che diventi il punto focale dello sviluppo italiano e che i fondi ad esso destinati non siano dirottati altrove, dobbiamo puntare l’attenzione su pochi ma strategici progetti come la realizzazione dell’Area metropolitana dello Stretto”.