“Facciamo seguito all’incontro con l’Assessorato regionale al Lavoro, unitamente al competente Dipartimento, svoltosi il 14 ottobre, per ribadire, ancora un volta, la necessità dell’avvio del percorso di stabilizzazione, per come disposto anche dalla Legge Regionale 1 del 2014, del precariato regionale istituzionalizzato, di cui alle Leggi regionali 15, 31 e 40”. Lo affermano, in una nota, la segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil. “Attese le competenze Ministeriali attinenti alla gestione del personale nei parchi e le difficoltà riscontrate sin ora per questa via – aggiungono i sindacati – una delle proposte messe sul tavolo prevede la contrattualizzazione in Calabria Verde, basandosi sulla più favorevole contrattazione nazionale prevista per gli addetti rientranti nelle applicazioni della previdenza agricola con 156 giornate lavorative e con la relativa dotazione finanziaria storicizzata. Detta stabilizzazione, basata quindi su risorse già a disposizione della Regione attraverso una migliore qualificazione delle stesse, non solo non incide con la vertenza in atto tra Calabria Verde e le categorie sindacali del comparto, ma non comporterà per l’azienda alcun impegno di risorse finanziarie aggiuntive, nel mentre consentirà lo svolgimento delle attività istituzionalizzate presso la stessa. Si invita ad una proficua operatività tra Regione Calabria e Calabria Verde al fine di procedere a quanto da noi ripetutamente rivendicato, procedendo, ognuno per le rispettive competenze, agli adempimenti necessari per la procedura di stabilizzazione dei precari appartenenti al bacino di cui alle leggi regionali menzionate”. “Nell’augurarci una svolta tempestiva rispetto alle procedure di stabilizzazione dei lavoratori precari delle leggi 15, 31 e 40 – dicono ancora Cgil, Cisl e Uil – sollecitiamo il rispetto di quanto già concordato al tavolo, a cominciare da un incontro da tenersi con la dirigenza di Calabria Verde al fine di affrontare operativamente i passaggi procedurali per concretizzare l’esito auspicato. E’ chiaro che qualora dovessero continuare rinvii e ritardi, saremo costretti a promuovere un’attività di mobilitazione con energiche azioni di protesta”.