REGGIO CALABRIA. “La Strada statale 106 ionica è ormai dappertutto un disastro con punte di pericolosità estrema, come si evince dall’ennesimo incidente mortale della vigilia di Pasqua”. Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco. “Ma il numero impressionante di vite stroncate – prosegue – è anche l’emblema di un disastro politico ai danni del Mezzogiorno, perché l’abbandono di questa arteria fondamentale denuncia le inadempienze dei Governi che si sono succeduti. Se ora si vuole dare un taglio alla politica dei proclami, si cominci col produrre segnali di discontinuità col passato. La pericolosità e i rischi che si corrono sulla ‘106’, costituiscono un’emergenza che crediamo sia ben presente al nuovo ministro Graziano Delrio, da cui ci si attende una rapida e puntuale ricognizione delle opere da realizzate ed un cronoprogramma, concordato con la Regione, da cui risultino tempi e modalità di rimozione delle criticità più allarmanti. Se da un lato è positivo che le linee guida della politica infrastrutturale del Governo contemplino oltre alla Sa-Rc anche la ‘106’, dall’altro la riduzione dei finanziamenti e l’indeterminatezza dei tempi destano forte preoccupazione. Il Governo deve essere consapevole che la ‘106’ ormai da tempo si è trasformata in un serial-killer che provoca morti e feriti. Avere finalmente un’infrastruttura moderna non vuol dire soltanto più sviluppo, ma anzitutto la messa in sicurezza di un tracciato stradale che Aci-Istat considerano il più pericoloso d’Italia”. “È urgente – conclude Flora Sculco – che si metta in piedi un’azione organica di interventi che coinvolga tutti i soggetti interessati e che, utilizzando risorse comunitarie, statali e regionali, conduca a risultati concreti. Ma in tempi brevi”.