“Ci avviamo verso la conclusione di uno degli anni più pesanti e dolorosi che la storia del nostro Paese possa ricordare. Sono stati 12 mesi in cui il mondo che conoscevamo è stato scosso fin dalle fondamenta”. Con queste parole i presidenti cosentini di Confindustria ed Ance, Fortunato Amarelli e Giovan Battista Perciaccante, salutano l’anno che sta per terminare. “Ci attendono ancora mesi difficili – continuano i vertici dell’Associazione – e sarebbe da superficiali nascondere le gravi difficoltà e le sincere preoccupazioni ma, da imprenditori, non possiamo che puntare sul futuro alimentandone le aspettative ed attrezzandoci per riuscire a coglierle al meglio”.
Sul fronte del Recovery Fund, Amarelli aggiunge “spero che il 2021 sarà per le imprese e per l’intera società l’anno del cambiamento e della rinascita. Dobbiamo farci trovare pronti per provare a recuperare ciò che in questi mesi si è perduto su tanti fronti. Molto dipenderà da noi e dalla nostra capacità di reazione ma, soprattutto nel nostro territorio, moltissimo dipenderà da come sapranno riorganizzarsi le pubbliche amministrazioni in termini di efficacia delle politiche ed efficienza degli uffici”. “La grave crisi dovuta alla pandemia ancora in corso ha azzerato qualunque possibilità di ripresa del settore. Come Ance – sottolinea Perciaccante – abbiamo cercato di affrontare con efficacia questa drammatica situazione assicurando qualificata assistenza alle imprese e svolgendo un apprezzato ruolo propositivo ai vari livelli istituzionali. La nuova misura del superbonus al 110% e alcune norme del decreto semplificazioni sono il frutto di questa azione”. “Il risultato non è ancora soddisfacente – continua Giovan Battista Perciaccante – perché manca un disegno organico di semplificazione delle procedure e delle autorizzazioni. A livello regionale occorrerà rendere operativa e fruibile la piattaforma digitale per le autorizzazioni previste dalla nuova normativa antisismica”. “L’anno che sta arrivando ci troverà pronti. Dobbiamo nutrire fiducia nella scienza, nel lavoro, nel buonsenso e nell’impegno di tutti – concludono i presidenti Amarelli e Perciaccante – affinché venga restituita fiducia e si torni a credere nella possibilità di costruire un percorso di crescita e benessere”.