Un gruppo di dipendenti della clinica Sant’Anna Hospital di Catanzaro, a rischio chiusura per mancanza di liquidità e per il mancato rinnovo dell’accreditamento, ha occupato gli uffici della sede dell’Asp del capoluogo calabrese. Ad affiancare gli operatori del Sant’Anna il sindacato autonomo Usb, che da tre giorni ha attivato un presidio permanente davanti alla clinica, una struttura di eccellenza nella cura delle malattie cardiovascolari. Altri manifestanti stanno invece presidiando il piazzale esterno della sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.
“Rimarremo qui – spiegano i sindacalisti dell’Usb – fino a quando non arriveranno risposte e fatti concreti dalle istituzioni e dai commissari. Centinaia di operatori sanitari rischiano di rimare a casa e questo non possiamo permetterlo”. Nei giorni scorsi è stata chiesta la cassa integrazione per 240 dipendenti del Sant’Anna Hospital. Il management del Sant’Anna rivendica dall’Asp il pagamento di rimborsi per prestazioni erogate, pari a 20 milioni di euro, e il rinnovo dell’accreditamento, al momento non confermato – hanno spiegato i vertici della clinica in una conferenza stampa a fine 2020 – “per ritardi e disguidi addebitabili alle procedure burocratiche dell’Asp e del Dipartimento regionale Tutela della salute”.