“Di fatto dal 1 gennaio 2020 le competenze in materia di rifiuti sono passate agli Ambiti territoriali ottimali (Ato), associazioni di comuni corrispondenti alle cinque province, diventando, così, titolari dei contratti con i gestori. Tuttavia, se da un lato, governano i conferimenti presso gli impianti e coordinano i comuni facenti parte dell’ambito, dall’altro, non sono responsabili dei pagamenti verso gli stessi che continuano a dipendere dai Comuni conferitori”. Lo afferma il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, che nei giorni scorsi ha inviato una nota al presidente della Regione, Antonino Spirlì e all’assessore regionale alla Tutela dell’Ambiente, Sergio De Caprio in relazione alla “difficile situazione in cui versa il sistema di gestione dei rifiuti nella nostra regione”. “Tutto ciò – sostiene Ferrara – determina una significativa criticità: infatti, nonostante in Calabria la raccolta differenziata abbia raggiunto soglie che vanno ben oltre il 50% grazie anche all’impegno delle aziende interessate, spesso, si assiste a condotte, da parte dei comuni, che determinano disfunzioni nell’esercizio dell’attività. Proprio per fare chiarezza in questa complicata vicenda e far cessare una situazione che rischia di assumere dimensioni non più controllabili, di concerto con la Sezione Energia, Chimica e Ambiente di Unindustria Calabria, abbiamo richiesto un incontro urgente con i vertici regionali anche al fine di tutelare il pubblico interesse e la salvaguardia degli impianti pubblici e di quelli a servizio pubblico nel territorio calabrese”.