“In un momento di gravi difficoltà amplificate dall’emergenza sanitaria ed economica Cgil, Cisl e Uil vogliono insieme sottolineare l’esigenza di unità del mondo del lavoro nella riflessione e nella proposta”. Lo affermano, in una nota congiunta, le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil Calabria che ogni a Lamezia Terme (Catanzaro) si sono riunite per affrontare i temi di maggiore attualità. In primo luogo, Cigl, Cisl e Uil rimarcano – si legge in una nota – “la necessità che il governo e la Giunta regionale si confrontino con le parti sociali sull’utilizzo delle risorse del piano Next Generation Ee, che non devono essere considerate sostitutive, ma aggiuntive rispetto ad altri investimenti già previsti, e predisporre un piano integrato di investimenti, che contempli sia le risorse del Recovery Fund sia le altre previste su base europea o nazionale”. Tra le emergenze, i sindacati calabresi evidenziano “un’infrastrutturazione che liberi la Calabria dall’isolamento creando lavoro, perché l’apertura di cantieri vuol dire nuova occupazione”, sottolineando in particolare che “bisogna prevedere l’Alta Velocità Larg, decongestionando gli aeroporti per una maggiore sostenibilità ambientale come già avviene in altri Paesi europei. Un’attenzione specifica va rivolta al sistema portuale calabrese, a cominciare dal Porto di Gioia Tauro, che deve costituire un hub punto di riferimento per tutta l’area del Mediterraneo, puntando alla Zes”.
Per Cgil, Cisl e Uil inoltre “il fronte dell’occupazione, del lavoro che non c’è e di quello che si perde, resta per la Calabria la questione delle questioni. Bisogna perciò sciogliere alcuni nodi che attendono da troppo tempo di essere affrontati, a cominciare dalle assunzioni di nuovo personale nella pubblica amministrazione e dalla stabilizzazione del precariato. E nel privato c’è bisogno di politiche attive del lavoro, non di assistenzialismo. Urgono la riorganizzazione dei Centri per l’impiego, l’emersione del lavoro irregolare e una più spinta fiscalità di vantaggio che incentivi aziende nazionali e sovranazionali ad investire in Calabria”. Quanto alla sanità, le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil Calabria sottolineano “con forza che dopo la nomina del commissario ad acta la situazione appare sostanzialmente congelata, a partire dal piano per i vaccini anti Covid, per guardare poi al personale e alle strutture”, per questo i sindacati chiedono “un confronto immediato” con il commissario, prefetto Longo” e “anche di fare chiarezza sulla vicenda del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, che offre un servizio di eccellenza nel campo della cardiochirurgia”. In generale, Cgil, Cisl e Uil Calabria “chiedono un dialogo serio con la classe politica calabrese e la convocazione del Partenariato economico e sociale per un confronto su riprogrammazione 2014/20 e programmazione 2021/27”. Infine, Cgil, Cisl e Uil Calabria lanciano un appello alle istituzioni, alla politica, al mondo del lavoro e delle imprese, ai cittadini, “perché si tenga alta la guardia verso la pervasività delle organizzazioni criminali, che rappresenta un ostacolo agli investimenti in Calabria”.