Non si arresta la salita del numero dei ricoverati a causa del Covid-19. Nelle ultime 24 ore, i nuovi ingressi in ospedale sono stati 6 in area medica (300) e 3 in terapia intensiva (36). I nuovi positivi sono 376 e sei le vittime con il totale da inizio pandemia che arriva a 758. Intanto sono dieci le regioni in Italia sono ad alto rischio Covid. Lo sottolinea la bozza del monitoraggio della cabina di regia Iss-ministero della Salute relativa alla settimana dall’8 al 14 marzo. “Dieci Regioni, stesso numero della settimana precedente, hanno un livello di rischio alto”, si legge nella bozza. Si tratta di Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria. “Si conferma per la settima settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio”, si legge ancora nella bozza del monitoraggio. “L’elevata incidenza, l’aumento della trasmissibilità e il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri richiedono di mantenere rigorose misure di mitigazione nazionali accompagnati da puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione”, suggeriscono gli esperti. E ancora: “Sedici Regioni/Province autonome hanno un Rt puntuale maggiore di 1”. Le 16 Regioni con Rt puntuale sopra 1 sono: Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Fvg, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. Sono invece “11 le Regioni e province autonome che hanno una classificazione di rischio moderato: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Molise, province autonoma di Bolzano e Trento, Sardegna, Sicilia, Umbria – sottolinea il report -. Di queste, 7 sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Molise, la provincia autonome di Trento e l’Umbria”.