Da “enfant prodige” della politica calabrese a leader nazionale del centrodestra, dalla Calabria a Roma e di nuovo in Calabria. È questa la traiettoria di Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera designato quale candidato alla presidenza della Regione Calabria. Occhiuto ha scalato in fretta tutte le tradizionali tappe che scandiscono una carriera politica partendo da giovanissimo e non fermandosi più. A 24 anni infatti Occhiuto, classe 1969, cresciuto nella Dc e forgiato poi nelle varie sigle della diaspora democristiana, è già consigliere comunale nella sua città, Cosenza, il suo primo ruolo in politica dopo promettenti esordi imprenditoriali ed editoriali.
Occhiuto, giornalista pubblicista, appena terminati gli studi in economia, era infatti diventato direttore generale del network Media TV, che raggruppava alcune emittenti televisive calabresi, ma ben presto la politica assorbirà tutte le sue attenzioni. Nel 2020, a poco più di 30 anni, entra con Forza Italia in Consiglio regionale, nella maggioranza di centrodestra guidata dal magistrato Giuseppe Chiaravalloti. A palazzo Campanella Occhiuto siederà anche nella legislatura successiva, dopo aver riportato alle elezioni 2005 oltre 16mila preferenze ma non più con Forza Italia bensì con l’Udc. Occhiuto infatti aveva “strappato” dal partito azzurro nel 2002 in polemica con i vertici calabresi di Forza Italia, aderendo al Ccd di Pierferdinando Casini, poi diventato Udc. Alla Regione Occhiuto diventerà anche vicepresidente del Consiglio ma i tempi per lui sono ormai maturi per il salto al Parlamento: nel 2008 così viene eletto per la prima volta deputato con l’Udc. L’anno successivo, nel 2009 si candida alla presidenza della Provincia di Cosenza, riportando il 10,4% per poi sostenere al ballottaggio il candidato del centrodestra Pino Gentile, successivamente sconfitto al secondo turno.
Alle elezioni politiche del 2013 Occhiuto è di nuovo candidato alla Camera con l’Udc, ma in seconda posizione dopo Lorenzo Cesa che, eletto in più Regioni, opta per la Calabria: Occhiuto quindi a fine 2013 lascia l’Udc per tornare alla “casa madre” di Forza Italia. Rientra quindi alla Camera nel 2014 dopo l’elezione di Cesa all’Europarlamento: in questa legislatura Occhiuto verrà eletto vicepresidente del gruppo di Forza Italia. Grazie al suo radicamento, Occhiuto creerà una forte dinastia politica con il fratello Mario Occhiuto, sindaco da Cosenza nel 2011 fino a oggi. Inoltre, ben presto Occhiuto riprende a scalare i vertici del partito di Forza Italia, soprattutto a livello regionale, rivestendo per anni il ruolo di vice della sua amica Jole Santelli, coordinatrice regionale. Alle Politiche del 2018 è rieletto deputato con Forza Italia nella circoscrizione Calabria, e viene riconfermato vicepresidente vicario del gruppo di Forza Itali: con l’ingresso di Maria Stella Gelmini nel governo Draghi quale ministro agli Affari regionali Occhiuto diventa, su indicazione diretta di Silvio Berlusconi, capogruppo facente funzioni di Forza Italia alla Camera, ma dichiara fin da subito che si tratterà di un incarico a tempo, perché il suo obiettivo – dice – è quello di contribuire al riscatto della Calabria correndo per la presidenza della Regione, alla cui carica gli azzurri lo designano in modo da garantire la continuità con l’esperienza della Santelli, interrotta anticipatamente per la prematura scomparsa della governatrice, avvenuta il 15 ottobre scorso. E da oggi Occhiuto è ufficialmente il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria.