Sarà un agosto di lavoro per la politica calabrese. La data da cerchiare in rosso per le Regionali è il 3 ottobre (si attende solo l’ufficialità) e questo costringerà partiti e schieramenti a chiudere le liste e le candidature sostanzialmente entro la fine del mese più caldo dell’anno. E proprio sulla composizione delle liste e sulla definizione del perimetro delle alleanze si stanno concentrando le tre coalizioni al momento in corsa per la guida della Regione Calabria.
Il centrodestra, che candida governatore il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Roberto Occhiuto, di Forza Italia, in ticket con l’attuale presidente facente funzioni della Giunta, il leghista Nino Spirlì, il centrosinistra a trazione Pd e M5s, che candida governatore la ricercatrice di fama internazionale Amalia Bruni, e il polo civico, che candida alla presidenza il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Se sui nomi dei candidati presidenti i giochi sembrano ormai fatti, restano ancora vari nodi irrisolti nelle coalizioni. Nel centrodestra si attende l’esito della trattativa nazionale tra i partiti dopo che ls leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha messo in discussione il ticket calabrese Occhiuto-Spirlì in polemica con gli alleati sulla vicenda delle nomine legate alla Rai: nelle ultime ore tuttavia si registrano segnali di distensione che portano gli addetti ai lavori a ritenere imminente il rientro di Fratelli d’Italia nell’alleanza in Calabria. In linea generale, il centrodestra dovrebbe presentarsi ai nastri di partenza delle Regionali con 8-9 liste.
Molto più frastagliata, al solito, la situazione nel campo del centrosinistra, di fatto occupato da due coalizioni che continuano a lanciarsi messaggi ma anche a litigare. Ieri sera la candidata presidente Amalia Bruni, sostenuta soprattutto da Pd, Movimento 5 Stelle, Articolo 1 e “Tesoro Calabria” di Carlo Tansi, ha aperto ufficialmente a Lamezia Terme (Catanzaro) la campagna elettorale, parlando di “clima positivo” ma avvertendo i partiti a mettere in campo candidature specchiate e nomi nuovi “altrimenti – ha detto la Bruni – non ci sto”: anche per la Bruni si parla, comunque, di 8-9 liste in campo.
Sette, invece, le liste al momento accreditate a sostegno del candidato governatore del polo civico Luigi de Magistris, che tra l’altro potrebbe avere l’appoggio dell’ex presidente della Regione, Mario Oliverio, ormai in rotta verticale con il suo partito, il Pd. Finora infatti sono caduti completamente nel vuoto i tentativi e gli appelli, provenienti soprattutto dal centrosinistra classico e dal Pd, a unire le forze e a dare vita a un’unica grande coalizione contro il centrodestra. È questo uno degli aspetti ancora incerti della competizione elettorale in Calabria: un altro riguarda il posizionamento dei renziani di Italia Viva, che, dopo aver ritirato la candidatura del senatore Ernesto Magorno, ha avviato un’interlocuzione sia con il centrosinistra sia con il centrodestra.