CATANZARO. “Abbiamo le prove, il governo Pd-Ncd è indifferente alle forti necessità della montagna calabrese, in particolare di San Giovanni in Fiore, che sopra i mille metri passa i 17mila abitanti, abbandonati per la sanità, il lavoro e il pubblico soccorso”. Lo afferma la deputata M5S Dalila Nesci, che dal sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci (Pd) ha ricevuto risposta a un’interrogazione in cui nel comune silano chiedeva il distaccamento permanente dei Vigili del fuoco, per via “della popolazione, della posizione geografica, delle obiettive difficoltà di spostamento, della zona sismica e dei tempi di percorrenza dai più vicini distaccamenti”. Al centro dello scontro fra Nesci e Bocci c’è la nuova mappa dei Vigili del fuoco, che penalizza la sede di San Giovanni in Fiore, di fatto chiusa, “sulla quale – ricorda la parlamentare M5S – destra e sinistra hanno promesso a vuoto”. “Bocci – prosegue l’esponente Cinque Stelle – ha scritto che il riordino dell’Interno riclassifica le sedi in base al rischio, alla popolazione, all’estensione territoriale”. “Se questi sono i requisiti – aggiunge la parlamentare – a San Giovanni in Fiore, anche ricordando i gravissimi incidenti sulla statale 107, doveva essere concesso subito il distaccamento permanente. Con giri di parole, invece, il sottosegretario Bocci ne ha giustificato la mancanza, addirittura scrivendo dell’aumento di volontari per l’estate scorsa, in realtà mai visto sul posto. A San Giovanni in Fiore – conclude – i big della politica hanno sempre fatto migliaia di voti, da Giuseppe Scopelliti a Mario Oliverio, senza garanzie di servizi di base, indispensabili in una città di montagna così popolosa”.