“Se il ‘sistema Calabria’ va in tilt per effettuare un semplice conteggio delle schede elettorali, come faremo ad approcciarci ai progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza e a spendere presto e bene i vagoni di risorse che arriveranno dall’Unione europea?”. E’ la domanda retorica che si è posto e che pone alla valutazione dell’opinione pubblica Roberto Occhiuto, presidente eletto della Regione Calabria che attende da 22 giorni di essere proclamato tale. Occhiuto poi precisa che “la Regione non è ovviamente senza guida, perché c’è il presidente facente funzioni Nino Spirlì, ma un ritardo di questo tipo preoccupa. Abbiamo atti di programmazione da varare, bandi ministeriali ai quali la Regione dovrebbe partecipare, l’allerta meteo che in queste ore toglie il sonno a tanti amministratori locali… eppure -dice Occhiuto- siamo fermi, ancora in un paradossale interregno. Basta con questi ritardi: si arrivi al più presto -conclude-alla proclamazione del presidente e degli eletti al Consiglio regionale”. Il ritardo nella proclamazione pare sia dovuto a una serie di errori che sarebbero intervenuti soprattutto in alcuni seggi della provincia di Cosenza; sarebbero stati ad esempio conteggiati doppi per la lista, in qualche seggio, i voti espressi per la doppia preferenza di genere. Negli ultimi giorni, comunque, il lavoro di verifica dei Tribunali ha avuto una notevole accelerazione per cui a breve, si dice entro due o tre giorni al massimo, la proclamazione degli eletti dovrebbe avvenire.
Riconteggio lento delle schede: Regione Calabria ancora senza presidente
Dopo 22 giorni dalle elezioni del 3 e 3 ottobre che hanno visto il trionfo del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Roberto Occhiuto, di Forza Italia, il governo della Calabria è ancora nel limbo, perché ancora non c’è stata la proclamazione ufficiale del nuovo governatore e dei consiglieri regionali eletti. Una impasse così lunga, a memoria degli analisti politici, non ha precedenti nella storia del regionalismo calabrese: giusto per fare un esempio, la proclamazione di Jole Santelli, eletta presidente della Regione Calabria nel gennaio 2020, avvenne dopo 19 giorni, che pure all’epoca sembrarono tanti. Stavolta, però, il ritardo si sta dilatando oltre le più negative previsioni, creando una situazione di incertezza che è anche di carattere politico. Non a caso questa mattina il neoeletto governatore si è esplicitamente pronunciato sulla vicenda con un comunicato, usando termini piuttosto critici. Del resto, senza la proclamazione del presidente e dei consiglieri eletti, per Occhiuto e per la maggioranza di centrodestra che lo sostiene diventa difficile trovare la quadra per la formazione della Giunta e la definizione delle altre postazioni in Consiglio regionale, perché l’assenza di dati ufficiali impedisce di quantificare il reale peso elettorale delle singole forze della coalizione. Secondo quanto trapela dalle segreterie dei partiti, non solo del centrodestra, il ritardo nella proclamazione sarebbe da ascrivere alla confusione che si sarebbe creata nelle operazioni di scrutinio in decine di sezioni elettorali, cosa che avrebbe determinato la necessità di procedere a vari riconteggi delle schede e dei verbali. Il “nodo” – si fa intendere dalle segreterie dei partiti calabresi – sarebbe stato rappresentato essenzialmente da un fattore: una vistosa sproporzione dei voti per alcune liste rispetto ai voti di preferenza ottenuti dai relativi candidati. Questo sarebbe stato originato dal caos applicativo generato dalla doppia preferenza di genere introdotta nella passata legislatura: in alcune sezioni infatti i voti di lista sarebbero stati conteggiati facendo una somma di tutti i voti di preferenza, senza scindere i voti di genere (in estrema sintesi, la legge elettorale prevede che quando l’elettore esprime una preferenza per un uomo e per una donna il voto di lista è uno soltanto, invece in alcune sezioni sono diventati due). È dunque possibile che questo meccanismo abbia alterato il risultato finale e che quindi sia da modificare la prima, ufficiosa, assegnazione dei seggi in Consiglio regionale. A quanto risulta da fonti del centrodestra, comunque, le operazioni di riconteggio in queste ore si sarebbero intensificate e non è escluso che nel giro massimo di due giorni si possa finalmente precedere alla proclamazione di Occhiuto quale nuovo presidente della Regione Calabria.