La Calabria si caratterizza per il costante calo demografico e il costante invecchiamento della popolazione: lo evidenzia il Dossier statistico immigrazione 2021 curato dal Centro studi e ricerche Idos, dossier presentato ieri mattina in modalità online all’Università di Catanzaro. Il Dossier rileva che “la popolazione studentesca in Calabria, in calo da più di un quinquennio, nell’anno scolastico 2019/2020 è diminuita ulteriormente di oltre 4.700 iscritti. Il motivo principale di questa contrazione è che ‘il calo demografico desertifica le aule’, la natalità è in costante decremento in tutta la Penisola e in Calabria il tasso di fecondità è pari a 1,26 figli per donna, troppo basso per consentire il ricambio generazionale”. Per Idos “alle culle vuote di ieri e di oggi, corrispondono i banchi vuoti di oggi e di domani. Inoltre, la mancata ‘ricchezza demografica’ di oggi, comporterà meno risorse per contribuire al sostegno di una popolazione sempre più anziana (nel 2020, l’indice di vecchiaia in Calabria è pari a 169,5%). Nonostante l’impatto del Covid-19 sulla mortalità degli over 65, il trend di invecchiamento della popolazione calabrese, ma in generale quello dell’intera Penisola, non ha subito interruzioni neppure nel 2020, a causa dell’ulteriore riduzione dei livelli di fecondità. Lo scenario economico attuale – si legge infine nel Dossier immigrazione 2021 – non sembra purtroppo favorire la progettualità e l’espansione delle famiglie: la pandemia è qualcosa di diverso da una recessione economica, anche se probabilmente porterà con sé una crisi ancora più grave di quella finanziaria che abbiamo vissuto 13 anni fa”. “Secondo i dati provvisori dell’Istat, nel corso del 2020 la popolazione straniera residente in Calabria è diminuita dello 0,5%, attestandosi a fine anno a 102.887 unità”, rileva il Dossier statistico immigrazione 2021 realizzato dal Centro studi e ricerche Idos. Secondo Idos “la decrescita è dovuta anche alle acquisizioni di cittadinanza italiana (1.706 rispetto a 2.727 dell’anno precedente) e al numero di cancellazioni anagrafiche per l’estero (484 nel 2020, 1.432 nel 2019). Nella graduatoria nazionale, la Calabria resta al tredicesimo posto tra le regioni per numero di residenti stranieri, i quali rappresentano il 5,5% della popolazione calabrese, un dato superiore di 1 punto percentuale alla media del Sud Italia (4,5%) ma inferiore di 3 punti percentuali alla media nazionale (8,5%). Cosenza -prosegue il dossier- resta la provincia con il maggior numero di residenti stranieri (35.917), seguita da quelle di Reggio Calabria (30.881) e Catanzaro (17.859), Crotone (10.496) e Vibo Valentia (7.734). Se consideriamo invece l’incidenza degli stranieri sul totale dei residenti, il primato spetta alla provincia di Crotone (6,3%), mentre Vibo Valentia, con il 5,0%, è quella con l’incidenza minore”. Il Dossier Immigrazione 2021 inoltre specifica che “rispetto all’anno precedente, tutte le province calabresi registrano un decremento del numero dei residenti stranieri, ad eccezione di Cosenza, dove risulta in crescita di 191 unità. Tutte le province, inoltre, registrano un sostanziale equilibrio di genere tra i residenti stranieri.