“Il Paese è impegnato in una difficile ripresa, nel mezzo di una pandemia che rialza la testa. Bisogna remare tutti nella stessa direzione e realizzare le riforme con il protagonismo delle parti sociali. Lo sciopero generale è lo strumento sbagliato e inopportuno, perché radicalizza il conflitto in una fase in cui serve coesione ed è incomprensibile di fronte alle positive evoluzioni che abbiamo conquistato in manovra e le solide interlocuzioni avviate con il Governo”. Lo ha detto il leader della Cisl, Luigi Sbarra, parlando con i gironalisti a margine di un’iniziativa del sindacato a Lamezia Terme (Catanzaro).
“Bisogna continuare – ha aggiunto Sbarra – a percorrere la via del dialogo sociale, migliorare ulteriormente il provvedimento nell’iter parlamentare. Le riforme di fisco e pensioni, sulle quali cui il governo si è impegnato a lavorare di concerto con il sindacato, vanno avviate e accelerate e l’agenda pubblica aggiornata alle priorità emergenti. La road map del 2022 è fitta: contrasto all’inflazione, ripartenza salariale e politica dei redditi; politiche attive e formazione, nuovi rapporti sociali e industriali partecipativi; integrazione sociale e geografica; governance concertata degli investimenti e dei progetti del Pnrr. Temi – ha proseguito il leader della Cisl – che vanno declinati in un progetto paese organico, a cui noi vogliamo dare la forma di un grande patto sociale tra governo, sistema delle imprese e sindacato e dare vita a un modello nuovo di economia sociale che metta al centro il lavoro, la crescita, la coesione del Paese”.