“Stiamo ricevendo numerose richieste telefoniche di cittadini che vorrebbero aiutare la popolazione ucraina con la donazione di materiali, ma noi ci stiamo indirizzando, a livello nazionale, verso la raccolta di fondi”. Lo dice Antonio Schettini, che è il presidente del Comitato locale di Cosenza della Croce Rossa Italiana. “La filosofia della Croce Rossa è quella di raccogliere fondi e poi acquistare solo ciò che serve alla popolazione, nei Paesi limitrofi, – dice Schettini – perché spesso arrivano alla gente materiali che non si utilizzano, perfino difficili da stoccare, come è capitato per esempio nell’emergenza di Amatrice per il terremoto, dove mancava quello che davvero era necessario e c’era invece eccedenza di altro, con difficoltà nella gestione, magari le coperte che arrivavano dove servivano medicinali e viceversa”. Le indicazioni sulle eventuali donazioni sono disponibili sul sito internet della Croce Rossa Italiana.
Anche l’associazionismo è mobilitato con la raccolta di materiali da inviare alla popolazione ucraina. “L’idea è partita da alcuni gruppi di volontariato di Rogliano, ma noi abbiamo subito deciso di aprire un punto di raccolta per Cosenza e Rende, nella nostra sede di Corso Telesio” dice all’AGI Francesca Caruso, giornalista e presidente dell’associazione Onco Med, che gestisce un ambulatorio medico gratuito a Cosenza. “Cosa serve? Soprattutto cibo, acqua, medicinali, kit di primo soccorso, garze, cerotti, disinfettanti, ma anche coperte, guanti e cappelli – dice Caruso – e abbiamo però poco tempo, perché il container parte il 6 marzo e dobbiamo caricare tutto entro il 4 marzo. Ci sono 4 punti di raccolta – dice ancora la presidente di Onco Med – uno a Rogliano, un altro a Zumpano, poi in via degli Stadi presso l’assessorato al Welfare del Comune di Cosenza, e infine presso la nostra sede”.
“Ho scritto informalmente al Presidente dell’Anci Calabria Marcello Manna per indicare all’Associazione dei Sindaci Calabresi di farsi promotrice di una forte iniziativa di solidarietà affermando la piena accoglienza di donne, bambini, anziani e tutti coloro che fuggono dall’Ucraina e che stanno arrivando in Italia attraverso i corridoi umanitari”. Lo scrive Paolo Pappaterra, vice sindaco di Mormanno (Cosenza), altro comune calabrese che si dice disponibile all’accoglienza di profughi provenienti dall’Ucraina nel proprio ostello comunale, capace di ospitare una trentina di persone. “La Calabria deve esserci, le comunità calabresi ci sono e ci saranno e non può essere uno spazio geografico a distinguere chi ha il diritto alla vita e chi no. Siamo pronti – scrive Pappaterra – ad accogliere chi è stato meno fortunato di noi e chi sta subendo un attacco scellerato ed inaccettabile da parte della Russia”. Ad Amendolara (Cs) un’altra iniziativa solidale. L’obiettivo – su proposta dell’associazione Mediterraneo Interiore, coordinata da Antonio Pagano – è quello di raccogliere, con la collaborazione della Misericordia di Trebisacce, guidata dal governatore Vincenzo Liguori, indumenti necessari ad alleviare i disagi della popolazione ucraina avvolta dal dramma dell’invasione militare russa.Domani, alle ore 18, nella sede di Mediterraneo Interiore, è in programma un incontro per definire i dettagli dell’iniziativa. Intanto si sono ritrovati in piazza municipio a San Basile (Cs) i cittadini della comunità arbereshe per manifestare in favore della pace dopo l’escalation del conflitto tra Ucraina e Russia. Organizzato dal centro culturale anziani, presieduto da Gianna Pugliese, in collaborazione con l’amministrazione comunale e la parrocchia, il sit-in è servito per ribadire «la necessità che tacciano al più presto le armi e si avvii un’azione diplomatica capace di portare alla risoluzione di questo conflitto che impensierisce tutta l’Europa e il mondo intero» hanno dichiarato gli organizzatori.
Presente alla manifestazione anche il sindaco, Vincenzo Tamburi, il quale ha sottolineato «la grande preoccupazione con la quale guardiamo, anche dalle piccole comunità come la nostra, al conflitto che interessa l’Europa. Stiamo già attivando, intanto, la macchina della solidarietà per aiutare i profughi e i rifugiati». Anche il comune di Rende aderisce alla iniziativa promossa da Onco Med nell’area urbana che ha deciso di creare un punto di raccolta di beni di prima necessità da inviare in Ucraina. Per chi volesse nei giorni 1, 2 e 3 marzo, dalle 9,00 alle 13, in piazza Matteotti nella sede Com del comune di Rende sarà possibile portare presidi sanitari, alimenti a lunga scadenza, farmaci.