Il Consiglio regionale della Calabria è stato convocato per martedì prossimo, 8 marzo, con inizio fissato alle ore 10,45, con un solo punto all’ordine del giorno: l’approvazione della proposta di legge, di iniziativa della Giunta, recante “Misure per il superamento della discriminazione di genere e incentivi per l’occupazione femminile”. “Intendiamo festeggiare in aula il primo ‘8 marzo’ della XII legislatura – sostiene il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso – traducendo i buoni propositi che si nutrono soprattutto nelle ricorrenze, in provvedimenti legislativi di contrasto al divario di genere nel mondo del lavoro che colloca le regioni meridionali agli ultimi posti dell’Unione europea. Se si sommano i dati che certificano lo svantaggio delle donne calabresi – meno occupate, più esposte ai lavori precari, meno retribuite degli uomini – alla fragilità del welfare calabrese che acutizza la scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro, si coglie – conclude Mancuso – un quadro di difficoltà a cui dobbiamo prestare attenzione, energie e risorse”. La proposta di legge, promossa dalla vicepresidente della Giunta Giusi Princi, è stata approvata ieri in una seduta congiunta dalla terza commissione Sanità e Attività sociali e dalla seconda commissione Bilancio del Consiglio regionale. La proposta di legge – è scritto nell’articolato – “detta disposizioni per favorire l’occupazione femminile anche attraverso il contrasto alle discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro, sia sotto l’aspetto dell’accesso al lavoro che tra vita professionale e familiare, l’eliminazione delle disparità nella formazione e nel lavoro con riguardo alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro, alla carriera e all’imprenditorialità, anche attraverso la qualificazione professionale”.