CATANZARO/ “Apprezzo la fiducia che il Pd ha riposto nei miei confronti e, sì, sento il peso della missione perché la costruzione di un campo largo, plurale, progressista e riformista, per le prossime Amministrative, rappresenta da sempre l’orizzonte della mia azione politica”. Lo afferma il leader di Cambiavento Nicola Fiorita, candidato a sindaco di Catanzaro per il centrosinistra, commentando la decisione assunta dal Pd di sostenere la sua candidatura: ieri il Pd, attraverso il responsabile enti locali del partito Francesco Boccia, ha chiesto a Fiorita di includere nell’alleanza anche gli altri due candidati espressione dell’area di centrosinistra già in campo, l’avvocato Aldo Casalinuovo e il docente universitario Valerio Donato.
“Insieme alla dirigenza regionale e locale del Pd – aggiunge Fiorita – dovremo costruire un nuovo modo di fare politica per fare di Catanzaro una città capoluogo di regione finalmente protagonista e degna di tale importantissimo ruolo. Analogo ragionamento sviluppo da tempo con tutte le altre forze politiche e i movimenti civici che già si sono schierati a sostegno di una candidatura a sindaco che vuole coniugare i verbi della politica al plurale, non al singolare. Nella nostra idea, Catanzaro deve diventare una palestra di democrazia e partecipazione attiva, un modello di sana amministrazione, ma soprattutto portatrice di una visione e della capacità di programmazione degli interventi. Che si muova oltre i personalismi, oltre la miopia di questi anni. Ecco perché – sostiene il candidato sindaco – con grande spirito positivo voglio rivolgere un appello a tutte le forze sane della città: uniamoci a favore della nostra città”. Fiorita quindi aggiunge: “Ognuno si senta protagonista di una battaglia corale. in tal senso rivolgo un pensiero non formale, ma carico di sentimenti e propositi attivi ad altri candidati a sindaco che hanno immaginato, con competenza e passione civile, di intraprendere un proprio percorso politico. La politica – conclude il candidato sindaco del centrosinistra – è anche capacità di fare sintesi, di immaginare scenari plurali in cui c’è spazio per l’impegno concreto di tutti”.