Le marinerie della provincia di Crotone, ormai stremate dall’aumento del costo del gasolio che sta costringendo già da diversi giorni i pescherecci a rimanere in porto, potrebbero ricevere un importante ristoro grazie alle royalties che sono loro dovute per l’estrazione del gas metano nelle acque interessate dall’attività di pesca. Ristoro che scaturisce da un accordo stipulato nel luglio dello scorso anno tra la Regione Calabria e i sindaci dei comuni costieri di Crotone, Isola Capo Rizzuto, Cirò, Cirò Marina, Melissa, Strongoli e Crucoli che prevede di destinare il 25% delle annualità 2020 e 2021 delle royalties alle marinerie. Si tratta, in particolare, di 1 milione 600 mila euro che dovevano essere erogati direttamente dalla Regione Calabria alle marinerie, soldi tuttavia bloccati per questioni burocratiche. Proprio per superare queste difficoltà il presidente della Provincia Sergio Ferrari ha presieduto una riunione alla quale hanno partecipato i sindaci dei comuni costieri. Ferrari ha proposto di fare da raccordo tra i comuni e la Regione per fare in modo che l’impegno assunto nei confronti delle marinerie si concretizzi, concertando una modalità in grado di soddisfare e dare ristoro al settore. Proposta che è frutto di un’interlocuzione avuta nei giorni scorsi da Ferrari con la Regione Calabria, nella quale sono state valutate le diverse modalità per dare seguito all’accordo e rispettare l’impegno assunto dai sindaci nel mese di luglio 2021. Oltre al rispetto di quell’accordo, tuttavia, Provincia e Comuni guardano alla stesura del nuovo Accordo di Programma Quadro, che dovrà segnare un netto taglio rispetto al passato prevedendo le garanzie e le quote di royalties direttamente in capo alle marinerie, valutandone anche le modalità di calcolo delle stesse, che tengano conto anche dello specchio d’acqua inibito alla pesca e quindi del mancato pescato.