di Manuel Soluri (RTC-GDC)
CATANZARO/ Conferenza stampa di Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons, candidato a sindaco di Catanzaro per Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Calabria Solidale e Resistente. Con Di Lieto c’erano Annarita Coppa di Rifondazione Comunista, Pino Commodari di Calabria Resistente e Solidale, Cesare Romagnino di Potere al Popolo e Giuseppe Spadafora del Partito del Sud. Tra il pubblico anche la senatrice Bianca Laura Granato, ex M5S. “Catanzaro è l’unica città della Calabria che non ha un’area per bambini e pedoni, e noi il 12 giugno vogliamo creare un’isola pedonale che si chiama speranza” ha esordito Di Lieto, il quale ha poi proseguito: “Ci rivolgiamo alla Catanzaro degli ultimi, a coloro che in questa città non hanno mai avuto parola, a quelli che nessuno considera. Siamo stanchi delle finte contrapposizioni tra salotti buoni, logge massoniche e cosche criminali. C’è una Catanzaro che vuole rialzarsi, che non vuole rimanere a testa china con il cappello in mano a chiedere elemosina. Diciamo no ai criminali, alle bande, ai massoni. Proponiamo la riscrittura dei regolamenti comunali secondo i dettami costituzionali. Destra e Sinistra ormai non si distinguono piu’, hanno creato due finti blocchi contrapposti che fanno finta di litigare ma che, passata la galleria del Sansinato, governano insieme. L’odore del denaro fa sì che stiano insieme anche se non hanno nulla da dirsi o da condividere. Ma i princìpi non sono vagoni ferroviari che si spostano. Noi siamo l’alternativa. Le persone che sostengono noi sono queste che vedete qui presenti, sono orgoglioso di non avere burattinai dietro che mi sostengono. A Catanzaro è un classico far finta di litigare e poi di notte andare a rubare insieme. Dall’arrivo di Abramo questa città ha perso 15.000 abitanti, un numero incredibile. Catanzaro è rimasta a un secolo fa, e ancora oggi, per un semplice certificato anagrafico, bisogna avere qualche amico ncopp’ o Comune. La stazione di Sala, abbandonata e degradata, è il simbolo di come vengono gestiti i soldi e le risorse in questa città. Ripartiamo dalle tre A: Acqua, Autobus, Asili, che rappresentano servizi essenziali che qui non vengono garantiti. Dobbiamo aprire la stagione dei diritti che qui non è mai stata aperta. La città è scollata e slegata in quanto si persegue la volonta’ di dividere i cittadini per poterli gestire meglio, e così i quartieri restano aree isolate dal centro cittadino nevralgico. Noi non chiederemo il voto, perchè il voto non si elemosina, il voto al massimo si dovrebbe meritare” ha concluso Di Lieto.