La Sorical diventata pubblica da un lato spinge il centrodestra calabrese che si tratta di “un fatto storico”, dall’altro sembra suscitare non poche perplessità nell’ambito della minoranza regionale. Il presidente Mario Occhiuto non ha nascosto la propria soddisfazione per il passaggio di quote dal socio privato francese alla stessa Sorical: “al costo simbolico di un euro”, è stato specificato. Da registrare, ieri, il coro di apprezzamento arrivato da vari esponenti del centrodestra. La leghista Loizzo plaude all’operato di Occhiuto e del commissario Cataldo Calabretta; la forzista Pasqualina Straface parla di “svolta epocale destinata a cambiare radicalmente il servizio idrico a favore dei cittadini calabresi”. Di “svolta storica nel settore del ciclo delle acque in Calabria” parla anche il deputato della Lega Domenico Furgiuele che aggiunge: “Gli effetti positivi per i calabresi saranno molteplici e percepiti nell’immediato. La pagina scritta dal Presidente Roberto Occhiuto è un ottimo esempio di pragmatismo e di rapida risoluzione di quei problemi che il comparto idrico si trascina da anni”. Molto più perplessi gli esponenti dell’opposizione. I consiglieri regionali del Pd, in una nota, paventano il fatto che “la Regione rischia di caricarsi di una montagna di debiti, liberandone i privati e addossandoli ai cittadini calabresi”. Secondo il deputato del Movimento Cinquestelle, Giuseppe D’Ippolito, poi, con questa operazione “la Regione rischia di infilarsi in un vero e proprio tunnel”.