“Per ogni reggino che si dica tale, in questi giorni il pensiero non può che andare ai moti. Il 1970 ha segnato una delle pagine più brutte della storia di Reggio, è vero. Ma al contempo rappresenta, oggi come allora, anche la pagina più alta di orgoglio popolare reggino. È lì che abbiamo visto sprigionato in tutta la sua forza e passione lo spirito identitario di e verso questa città. Spirito che col passare degli anni è andato affievolendosi sempre più… ciò nonostante, non credo affatto che sia morto e sepolto. È sopito. Lo intravedo nelle idee e nelle azioni di qualcuno, non di molti a dire il vero. Ma c’è. E va risvegliato”. E’ quanto afferma, in una lettera aperta, il deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro. “Complice di questo torpore misto a rassegnazione -prosegue Cannizzaro- c’è sicuramente una gestione inetta e a tinte fosche dell’Amministrazione comunale, irreparabilmente colpevole. Reggio oggi si presenta distrutta, nella mente e nel corpo, dopo 8 anni di regime sinistroide (di cui 6 affiancati dal Governatore comunista ‘nemico di Reggio’), preceduti da un commissariamento altrettanto distruttivo, voluto anch’esso dalla Sinistra. Quelli che governano oggi sono coloro che 10 anni fa festeggiarono il commissariamento di Reggio, portandola sul precipizio”, aggiunge il deputato azzurro. Non si è fatta attendere la replica del Pd reggino alle affermazioni di Cannizzaro. “Ha ragione Cannizzaro ad auspicare un moto di indignazione da parte dei reggini. Fa bene il deputato a rivolgersi al popolo reggino chiedendogli di alzarsi e combattere. Ma se c’è qualcosa che va combattuta sono proprio le fandonie proposte da rappresentanti politici come lui che, nonostante vesta i panni di rappresentante istituzionale e politico ormai da lunghissimo tempo, prima alla Provincia, poi alla Regione e negli ultimi cinque anni in Parlamento, non ha prodotto nulla di concreto e tangibile, al netto di qualche comunicato e conferenza stampa, per il nostro territorio”. E’ quanto afferma in una nota stampa il segretario della Federazione metropolitana del Partito Democratico Antonio Morabito. “Nel suo elenco della spesa, dal chiaro sapore elettoralista, Cannizzaro tenta strumentalmente di richiamarsi ai valori dei moti di Reggio, rappresentando una realtà che non esiste e provando ad intestarsi battaglie su temi importanti per il nostro territorio, ma capovolgendo i fatti a fini propagandistici. D’altronde -aggiunge Morabito- le recenti pesantissime e cocenti sconfitte elettorali del centrodestra da lui stesso causate, a cominciare dal Comune di Reggio Calabria, per andare a tutti i Comuni dove si è votato alle scorse amministrative, la dicono lunga sulla capacità dei reggini e dei cittadini di metropolitani di non abboccare alle bugie di Cannizzaro e del centrodestra. Cannizzaro dovrebbe rispondere alla cittadinanza su tutte le vicende da lui affrontate nel corso dell’ultimo decennio, fragorosamente fallite ogni qual volta veniva pubblicamente da lui annunciata una soluzione. Piuttosto che cercare consenso richiamandosi ai valori della rivolta di Reggio, provi a dare qualche risposta concreta al territorio”, conclude il segretario metropolitano del Pd.