A tre settimane dal voto, si infuoca il confronto fra le forze politiche, mentre il governo è impegnato a mettere a punto le misure per fare fronte sul caro energia. L’obiettivo è quello di arrivare entro la settimana a un provvedimento contro il caro bollette, un intervento “corposo e importante” per dare “sostegno alle famiglie e alle imprese”, come spiega Roberto Speranza. Un intervento tanto più importante dopo lo stop al flusso dal gasdotto Nord Stream deciso da Gazprom, il colosso controllato da Mosca. Per venerdì è prevista una riunione straordinaria dei ministri dell’energia dell’Eurozona proprio sul tema dei prezzi dell’elettricità. In questo scenario, la corsa è sempre fra Giorgia Meloni ed Enrico Letta, con il gruppo degli inseguitori guidato da Lega e M5s, stando almeno ai sondaggi. Fratelli d’Italia è ancora primo partito nelle intenzioni di voto degli italiani. Questo quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24. Più in dettaglio, FdI resta primo sul podio al 24,2% (24,1% nella precedente rilevazione), seguito dal PD al 21,9% (22,3%). La Lega registra un 13,5% (13,8%) mentre il M5S ottiene il 12,1% (11,1%). FI è all’8,1% (8,7%); Azione/Italia Viva 5,2% (5,3%); Sinistra italiana/Europa Verde si attestano al 3,5% (3,2%); ItalExit al 2,6% (2,5%); +Europa al 2,2% (2,9%); Noi Moderati all’1,5% (1,9%); Impegno Civico è allo 0,9% (0,7%). Mentre la quota di indecisi e astenuti cresce al 42% dal 38,8%. La coalizione di Centrodestra -rispetto alla scorsa rilevazione- arretra al 47,3% (era al 48,5% la scorsa settimana) così come il Centrosinistra al 28,5% (era al 29,5% la scorsa settimana). In base al sondaggio, inoltre, le figure in cui gli italiani ripongono maggiormente fiducia sono ancora il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (61%) e il Presidente del Consiglio uscente Mario Draghi (54%). Seguono i leader di partito Giorgia Meloni (39%); Giuseppe Conte (34%), Matteo Salvini (29%), Silvio Berlusconi (29%), Emma Bonino (25%), Enrico Letta (24%), Luigi Di Maio (18%), Carlo Calenda (19%) e Matteo Renzi (17%).