“Si è svolto un cordiale incontro tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi ad Arcore”. L’annuncio in una nota congiunta. Al centro del colloquio “il fitto calendario di appuntamenti istituzionali previsto per le prossime settimane e le priorità che dovranno essere affrontate dal futuro governo. Su questo tema è stata ribadita -aggiunge la nota- la massima comunità d’intenti con Giorgia Meloni: è necessario dare presto all’Italia un esecutivo compatto, di alto livello, capace di affrontare sfide complicate a partire proprio dall’emergenza originata dai prezzi record dell’energia”. “La sinistra cerca di seminare zizzania sulle nomine dei ministri. Hanno perso le elezioni e ovviamente cercano di screditare chi ha vinto. Salvini? Per quanto ci riguarda Salvini può fare quello che preferisce, poi deciderà il futuro presidente del consiglio”, ha dichiarato dal canto suo in una intervista il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani. Sull’altro versante, quello della opposizione, dopo avere metabolizzato la sconfitta elettorale, tutto sembra in movimento. Nel Pd, ad esempio, è tutto in discussione, dal nome e dal simbolo fino all’identità stessa del Partito Democratico. Enrico Letta ha illustrato agli iscritti, prima ancora che ai dirigenti dem, il percorso del congresso chiamato a riformare il partito dalle fondamenta. E già questo è un segnale di quanto il congresso sarà aperto all’esterno, a cominciare dalle forze politiche, come Articolo Uno e Democrazia Solidale, che hanno partecipato alla Lista Italia Democratica e Progressista. In una lettera il segretario annuncia un congresso in quattro fasi. “Abbiamo bisogno di un vero Congresso Costituente”, premette Letta. La Direzione del Pd è convocata per la prossima settimana.