REGGIO CALABRIA/ Il Comune di Reggio aderisce al Programma operativo “Legalità 2014-2020” del Cipe ed approva e candida al finanziamento il progetto elaborato dal Comando della Polizia locale che prevede l’installazione di un moderno sistema di telecamere munito di funzionalità di video analisi ed autoapprendimento del territorio cittadino. La delibera, passata nei giorni scorsi al vaglio della giunta municipale, contempla anche l’adesione al “Patto per l’attuazione della Sicurezza urbana” sottoscritto dal sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, con il Prefetto, Massimo Mariani. Il contributo richiesto – spiega una nota del Comune – è pari a 350 mila euro sui fondi “Poc Legalità” e, secondo gli indirizzi tracciati dal Corpo di polizia diretto dal comandante Salvatore Zucco, servirà a fornire la città di “un sistema di videosorveglianza con telecamere intelligenti da collocare in alcune aree di particolare interesse urbanistico ovvero in aree di aggregazione sociale o particolarmente degradate”. “Inoltre -si legge nella scheda- le funzionalità di alert di ultima generazione permetteranno di rilevare le azioni criminose, senza la necessità di dover impiegare il personale in attività di controllo continuo, con un più efficace processo di individuazione dei responsabili e prima che le azioni stesse vengano condotte a conseguenze ulteriori”. Soddisfatto l’assessore alla Polizia locale, Giuggi Palmenta, che al termine della riunione dell’esecutivo ha espresso «il vivo apprezzamento della compagine di governo per il prezioso lavoro predisposto dal Comando di Polizia locale che permetterà all’Ente di partecipare ad un bando molto importante per la sicurezza delle imprese e dei cittadini. L’elaborato predisposto dal corpo di Polizia locale, infatti, ci consentirà di implementare ed alzare il livello del nostro sistema di videosorveglianza, garantendo un maggiore controllo delle zone sensibili e fungendo da deterrente per criminali e malintenzionati. Il nostro territorio -ha spiegato l’assessore- è particolarmente vasto e, spesso e volentieri, diventa teatro di reati difficili da contrastare nell’immediato. Un sistema di telecamere efficiente, dunque, non può che aiutare le forze dell’ordine nell’individuazione e nella repressione di fenomeni complessi come quello che, solo per fare un esempio, si è consumato nei giorni scorsi al Rione Marconi, quando la troupe di un’emittente televisiva ed cittadino probo e da sempre impegnato a denunciare le storture del quartiere, sono stati aggrediti da ignoti”.