REGGIO CALABRIA/ Giornata conclusiva del processo in Corte d’Appello (Lucia Monaco presidente, a latere, Concetta Garreffa e Antonino Laganà) in cui è imputato il sindaco sospeso di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatá, condannato in primo grado il 19 novembre del 2021 a sedici mesi di reclusione per abuso d’ufficio.
Toccherà al suo difensore, l’avv.Giandomenico Caiazza, confutare la tesi accusatoria, sostenuta dal Pm Walter Ignazitto.
L’ indagine della Procura della Repubblica era scaturita da una serie di denunce da parte di esponenti di centrodestra e semplici cittadini, che avevano segnalato una presunta illegittimità consumata dal Comune con l’ affidamento temporaneo di una parte dei locali dell’ex Albergo Miramare, chiuso da tempo, di proprietà dell’ente, ad una associazione culturale di cui era animatore l’ imprenditore Paolo Zagarella, sostenitore in campagna elettorale di Giuseppe Falcomatá.
In primo grado, inoltre, il Tribunale aveva anche condannato a un anno di reclusione gli ex assessori Saverio Anghelone, Giuseppe Marino, Armando Neri, Maria Rosaria Nardi, Giovanni Muraca, Agata Quattrone e Nino Zimbalatti, in atto sospesi o dimissionari da tempo. Infine, il Collegio di primo grado aveva condannato a un anno di reclusione anche l’ex segretaria comunale Giovanna Acquaviva e l’ex dirigente del Comune, Maria Luisa Spanò.