“Noi abbiamo una legislazione farraginosa, bizantina, contraddittoria talvolta, con delle norme che sono confliggenti tra di loro, seguendo le quali se ne violano delle altre”. Lo ha sostenuto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervenendo a Catanzaro all’inaugurazione della nuova sede della Procura della Repubblica. “In 40 anni di procura della Repubblica – ha aggiunto Nordio – abbiamo toccato con mano quale sia la difficoltà di conciliare varie norme che si sono stratificate nel tempo senza coordinazione e senza omogeneità. Ma in questa confusione straordinaria vi è una tale pigrizia mentale nell’attuare le riforme per cui assistiamo a episodi paradossali. Ne dico uno che mi ha riguardato di persona e che è emblematico: una settimana fa a casa mia è stata recapitata una busta verde della Corte d’appello di Venezia, io ero a Roma, mia moglie si è in po’ impressionata perché ha visto tutti quei timbri, ha aperto, ha trovato un foglietto scritto a mano in cui si diceva ‘notifichiamo al signor Nordio Carlo che in data tal dei tali è stato nominato parlamentare della Repubblica’. Cosa vuole dire questo? Ho fatto un calcolo di quante ore lavoro sono state necessarie per compilare, notificare, trasmettere a me una cartolina assolutamente inutile visto che – ha riferito il Guardasigilli – non solo ero stato eletto un mese prima, ma ero già diventato ministro della Giustizia. Cosa esprime questo esempio emblematico? Che noi per pigrizia mentale, per sedimentazione supina a quello che si è sempre fatto, siamo un paese che va radicalmente modernizzato. Va modificato da cima a fondo”.
Per Nordio inoltre “ovviamente vanno potenziate le strutture, quelle umane, finanziarie e dell’edilizia, ma soprattutto vanno cambiate le menti un po’ di tutti, a cominciare dal legislatore fino a chi non riesce ancora a capire che nell’era digitale non possiamo più mandare le cartoline verdi a casa per dire una cosa che ormai sanno tutti, con l’impiego di risorse che potrebbero essere meglio usufruite da altre parti. Il nostro ministero ha già cominciato – abbiamo un capo gabinetto che ringrazio ancora una volta, il presidente Rizzo che è una vera macchina da guerra – come prima cosa una task force di informatizzazione, digitalizzazione, recupero del personale che possa appunto accelerare i processi”.