“Spero che il rigassificatore di Gioia Tauro si faccia. La presidente Meloni ne ha fatto riferimento anche al Senato in sede di replica nel dibattito sulla fiducia. Io ne sto parlando da più di un anno, prima ancora che ci fosse la crisi energetica”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, a “24 Mattino”, su Radio 24. “Il rigassificatore di Gioia Tauro – ha aggiunto Occhiuto – ha tutte le autorizzazioni valide, manca solo la dichiarazione del governo che lo qualifichi come opera strategica, dopodiché i lavori possono cominciare. Le risorse ci sono, si tratta di fondi privati che metterebbero in campo le società Iren e Sorgenia: circa 1 miliardo e mezzo utile a costruire una infrastruttura strategica, perché il rigassificatore avrebbe una capacità tale da poter produrre un terzo del gas che prima importavamo dalla Russia. E non è detto che debba funzionare sempre a pieno regime. Io mi auguro che ci sia un investimento sulle rinnovabili tale da portare il nostro Paese a produrre tutta l’energia necessaria, ma se così non fosse il rigassificatore può funzionare, per così dire, a fisarmonica, in maniera tale da rendere l’Italia energeticamente indipendente”. “Lo voglio anche perché – ha sostenuto il presidente della Regione Calabria – connesso al rigassificatore c’è l’investimento della piastra del freddo che serve a rigassificare ma anche a surgelare i prodotti. Quindi si potrebbe costituire nell’area retroportuale di Gioia Tauro un grande distretto dell’agroalimentare e potremmo surgelare la metà dei prodotti che oggi si consumano in Europa. Il porto di Gioia Tauro, il primo porto d’Italia, il terzo d’Europa, al momento produce ricchezza soltanto per i terminalisti perché è un porto di transhipment, se invece ci fosse il rigassificatore sarebbe importante per il Paese e strategicamente importante per la mia regione perché potrei far vivere anche l’area retroportuale”. “Spero che sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto sia la volta buona. Il Mediterraneo, lo sto vedendo con i miei occhi perché governo la Regione che ha il porto di Gioia Tauro, sta diventando sempre più importante. Parliamo di uno spazio dove si scambiano merci in quantità crescenti e in cui acquisteremo sempre di più l’energia nei prossimi anni. È il luogo nel quale si affacciano Paesi di un continente che moltiplicherà la sua popolazione e da cui dovremo importare probabilmente anche manodopera”, ha aggiunto Occhiuto nell’intervista. “Il Mediterraneo quindi -ha detto Occhiuto- è davvero strategico, e credo che un’infrastruttura come il Ponte sullo Stretto sarebbe la dimostrazione di quanto il governo voglia investirci”.