“Sono un uomo libero e non starò mai zitto per compiacere il potere o avere in cambio qualche favore. Continuerò a dire sempre quello che penso”. In un’intervista il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, ha parlato a tutto campo del suo futuro prossimo -non appena scadrà il mandato alla guida della Dda del capoluogo di regione- si è soffermato sulla storia criminale della Calabria, sul valore anche simbolico della nuova sede degli uffici giudiziari di Catanzaro e -tra gli altri argomenti- sull’evoluzione del processo Rinascita Scott in corso nell’aula bunker di Lamezia Terme. “Potrei stare a Catanzaro fino al 16 maggio 2024 -spiega il magistrato- ma dal 17 in questa Procura tornerei sostituto procuratore dell’ordinaria, quindi non per reati di mafia. Devo per forza trovare per quella data un posto in cui poter continuare a fare il Procuratore della Repubblica e che anche sul piano motivazionale rappresenti per me una sfida. Ho fatto domanda per la Procura di Napoli e vedremo cosa pensa di me il Csm, in ogni caso si deciderà a febbraio 2023. Si è liberata la Procura generale di Roma e farò domanda anche per quella”. “Altrimenti, se per il Csm e la politica non vado bene per nessuna delle due postazioni, aggiunge -potrei andare in pensione e continuare a scrivere libri, a dire la mia. In realtà posso fare tante cose. C’è gente che può fare solo un mestiere, io almeno tre o quattro. Sono un bravo organizzatore, ho una grande manualità. Da bambino, nel mio paese, a Gerace, sono andato a bottega -questa era la tradizione- e da quando avevo cinque anni ho iniziato a lavorare: ho imparato a fare il calzolaio, il panettiere, il falegname, il meccanico, a coltivare l’orto. Una cosa sia chiara sempre: sono sotto scorta dall’aprile 1989, più passano gli anni e minore è la mia libertà fisica, anche per percorrere 10 metri devo parlarne con la scorta ma nella mia testa resto un uomo libero, assai libero. Non ho padroni e continuerò a dire quello penso e se non lo dico è perché non lo posso dimostrare, ma di certo non starò in silenzio per avere incarichi. Sono libero e sono geloso di questa mia libertà. Molti non parlano per codardia o opportunismo rispetto al potere del momento. Non io”.