CATANZARO/ “La settimana di sciopero inizia in Calabria, perché la Calabria e il Mezzogiorno hanno una ragione in più per protestare, perché questa manovra di fatto cancella il Sud, cancellando misure che per noi erano importantissime”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato, intervenendo a Catanzaro allo sciopero contro la manovra del governo Meloni organizzato da Cgil e Uil. “Penso al tema del lavoro: l’introduzione dei voucher -ha aggiunto Sposato- significa precarizzare il lavoro in una regione che ha già tanto lavoro precario, lavoro nero e sfruttamento. Sono poi definanziate alcune misure, a esempio non c’è nulla sull’Alta velocità, o ci sono interventi timidi, a esempio sulla Statale 106 per la quale avevamo chiesto investimenti molto più consistenti. Non c’è nulla poi per quanto riguarda la sanità e l’istruzione. Non c’è nulla sulla Zes. Attraverso – ha ricordato il segretario della Cgil Calabria – la vertenza Calabria avevamo chiesto interventi mirati per il Sud e la Calabria e invece il governo cancella anche questo elemento positivo che avevamo raggiunto insieme alla Giunta regionale”. Con riferimento alla decisione della Cisl di non aderire alla protesta, Sposato ha osservato che “ognuno fa le proprie scelte, ma secondo noi la mobilitazione unitaria, soprattutto nel Sud, sarebbe stata molto più efficace. Mi sembra che anche la Cisl muova critiche alla manovra del governo ma oggi sarebbe stato più opportuno stare insieme in piazza”.