“I dati ci dicono che più del 70 per cento della popolazione percepisce pensioni o reddito di cittadinanza o altre forme di assistenza sociale, quindi significa che la base dei lavoratori è molto ristretta. Dunque, bisogna ragionare sullo sviluppo della regione. Il lavoro non si crea con una delibera o un decreto, ma con politiche che favoriscano lo sviluppo del territorio e attraverso questo la creazione di posti di lavoro”. È quanto ha dichiarato il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della presentazione del libro “Il lavoro di oggi la pensione di domani” scritto dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico con il giornalista del Corriere della Sera Enrico Marro. “Ho raccolto una regione con tantissimi precari, diventati tali – ha aggiunto Occhiuto – in ragione di scelte politiche che hanno guardato più al consenso che a ciò che era giusto fare. Ho detto dal primo giorno che non avrei aumentato il numero di precari di una sola unità e così è stato. La Regione sta facendo moltissimi concorsi, incagliati negli anni passati, per creare posti di lavoro per giovani che non sono precari ma che meritano di trovare un lavoro nella loro terra. In Calabria ma in tutto il Paese c’è un disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, e ci sono tanti giovani che hanno investito nello studio ma non hanno un lavoro, dobbiamo tentare di sviluppare i porti della regione, abbiamo Gioia Tauro che è il primo porto d’Italia, ma anche i porti delle intelligenze e dei saperi che sono le università”.