È stata approvata a maggioranza, e con il voto favorevole del Pd, la proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale sulle “Norme per il mercato del lavoro, le politiche attive e l’apprendimento permanente”. Dopo l’approvazione il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso ha ringraziato la minoranza per aver permesso l’approvazione di una legge di grande importanza. “Una bella dimostrazione che quando si parla di interessi comuni -ha detto- ci siete anche voi. Va bene così, a differenza di quando, come avete fatto nella scorsa seduta, avete abbandonato l’aula, senza discutere”. In sede di votazione finale il consigliere dem Alecci ha sottolineato il senso di responsabilità del Pd che su una tematica così importante. Durante il dibattito preliminare sono intervenuti diversi consiglieri. “Si tratta di una sfida per tutti noi – ha detto nel corso dell’illustrazione della legge, il consigliere Pasqualina Straface (FI)”. In merito alla proposta dalla quale scaturirà la nascita dell’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro – Arpal Calabria dedica grande attenzione al prosciugamento del bacino dei lavoratori del precariato e alla riforma dei Centri per l’impiego “che saranno -ha sottolineato Straface- l’infrastruttura di base per lo sviluppo delle politiche attive del lavoro in Calabria”. “Una legge in alcuni punti abbastanza confusa e contraddittoria”, a parere di Ernesto Alecci (Pd), intervenuto anche in precedenza, mentre Amalia Bruni (Pd) pur riconoscendo la volontà di un avanzamento legislativo “nella stessa -ha detto- non abbiamo letto un grande futuro di visione”, avvertendo sul fatto che nel passaggio da una agenzia, Ente pubblico economico a Ente pubblico c’è la necessità che siano espletati i concorsi per l’ingresso nella Pubblica amministrazione. Raffaele Mammoliti (Pd), pur annunciando voto favorevole del Pd e la presentazione di alcuni emendamenti, ha definito la proposta “non una vera e propria riforma, ma piuttosto un adeguamento normativo che era necessario fin dal 2015. La riforma -ha aggiunto Mammoliti- è tutta un’altra sfida, che va riempita di contenuti. L’azione riformatrice la dobbiamo ancora realizzare”. Per la maggioranza, Antonio Montuoro (FdI) ha definito la proposta in discussione “una svolta importante per la tematica del lavoro in Calabria. Una riforma -ha aggiunto- che determinerà importanti prospettive e per le politiche del lavoro compiutamente disciplinate”. La relatrice Pasqualina Straface (FI) ha replicato ad Alecci parlando di “una riforma che era attesa da 22 anni e che mi chiedo perché non sia stata fatta prima”. Ferdinando Laghi (Lista De Magistris) ha annunciato il voto di astensione del suo gruppo. “E’ sì una legge doverosa e lodevole, perché si inserisce nella vecchia normativa ormai obsoleta, ma nella sua architettura -ha detto – presenta qualche sbavatura”. In replica, l’assessore al lavoro Giovanni Calabrese ha tracciato la situazione attuale del precariato e delle politiche del lavoro dove c’è grande confusione, “e questa riforma -ha spiegato- serve proprio a mettere ordine in questo settore, e per avere la capacità di sfruttare le risorse disponibili”. Il Consiglio regionale ha anche approvato, a maggioranza, la proposta di piano regionale di sviluppo turistico sostenibile per il triennio 2023/2025.